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Concessioni demaniali. Balneatori: i parlamentari abruzzesi si diano da fare

Pescara. “In due anni il governo nazionale non ha dato una sola risposta alla nostra categoria, nonostante abbiamo dimostrato in ogni salsa che la nostra è una specificità tutta italiana e che pertanto va difesa. Ora, a poche settimane dalla scadenza dei termini per sanare la posizione dell’Italia nella procedura d’infrazione Ue, è necessario uno scatto d’orgoglio dei parlamentari e noi ci appelliamo innanzitutto agli eletti in Abruzzo”.

Lo afferma la Fiba-Confesercenti, la più rappresentativa associazione di categoria dei balneari abruzzesi. “Lo abbiamo ripetuto in più occasioni: ci sono colossi internazionali già pronti a trasformare le spiagge italiane in fast-food” spiega l’associazione dei balneatori, “uccidendo 30 mila piccole e medie imprese. In Abruzzo ci sono quasi 900 aziende che hanno trasformato la sabbia in aziende sane. Ora è in discussione in Senato una proposta che elimina il rinnovo automatico delle concessioni per uscire dalla procedura di infrazione Ue, ma che non dà alcuna garanzia di salvaguardia degli investimenti: si diano garanzie precise fin da questa legge, altrimenti le sorprese potrebbero essere dietro l’angolo”. Per questa ragione giovedì a Roma si terrà una riunione fra le principali sigle nazionali, ed in quella sede Fiba chiederà un impegno forte ai parlamentari italiani. “Ma i nostri eletti” spiegano i vertici abruzzesi dell’associazione “diano intanto l’esempio e non cedano alle pressioni dei poteri che vogliono mettere le mani sulle spiagge italiane”.