Lo ha denunciato il Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua, ricordando che “Terna neanche un anno fa magnificava l’entrata in esercizio del mega-elettrodotto ad altissima tensione Villanova – Gissi del costo per la collettività di centinaia di milioni di euro scolpendo l’avvenimento nel suo comunicato stampa con queste parole inequivocabili ‘Contribuirà a garantire la sicurezza del sistema elettrico dell’area’. Evidentemente Terna non ancora ci illumina su cosa volesse intendere per “sicurezza” nel suo comunicato”.
Per il Forum si tratta invece di “una monumentale opera inutile per il territorio dal costo di centinaia di milioni di euro a gravare sulle bollette degli italiani che ha distolto l’attenzione e risorse dalla manutenzione della rete elettrica a bassa e media tensione, causa dei problemi di queste ore, su cui si investe pochissimo da anni come denunciato da diversi sindaci già in occasione di precedenti black-out. In realtà le nostre critiche dovrebbero andare alla Regione Abruzzo, all’Autorità per l’Energia (che ha pure premiato Terna con 19 milioni di euro aggiuntivi per questo elettrodotto, sempre a gravare sulle nostre bollette), al Ministero dello Sviluppo Economico, nonchè a quello del Ministero dell’Ambiente. TERNA, che è una Spa, alla fine non fa altro che promuovere il proprio prodotto e gli interessi dei suoi investitori, anche stranieri, mentre spetterebbe agli enti pubblici governare il sistema per garantire i diritti dei cittadini italiani. Invece la Regione Abruzzo, al contrario della Regione Marche, rilasciò l’intesa con lo Stato per questa grande opera ed è stata praticamente assente nelle verifiche sulle attività di cantiere. I due ministeri e l’Autorità, invece, dovrebbero spiegarci ora a cosa serve spendere centinaia di milioni di euro che vanno a finire nella bolletta se alla prima neve ci sono tutti questi problemi”.
Alla luce dell’ultimo black out durante il maltempo in Abruzzo si lancia un appello: “si fermi almeno la prosecuzione dell’elettrodotto, la tratta Gissi-Foggia, attualmente in procedura di V.I.A., dal costo di centinaia di milioni di euro, e si apra una seria discussione con il Governo su quali sono i veri investimenti su cui puntare nella regione in materia di distribuzione e sicurezza elettrica. I soldi delle nostre bollette devono servire a soddisfare i diritti dei cittadini, si punti esclusivamente sulla manutenzione capillare dell’esistente finendola con la logica delle grandi opere”, conclude il Forum H20.