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Abruzzo: stop all’apertura dei centri commerciali per altri due anni

Il consiglio regionale, su iniziativa dell’assessore Mauro Febbo, di Maurizio Acerbo e altri consiglieri, ha approvato un emendamento, all’interno del disegno di legge recante “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”, che blocca per due anni l’apertura dei centri commerciali in Abruzzo. Il provvedimento, infatti, modifica la Legge regionale n. 17 del 12 maggio 2010 e in particolare la moratoria per il rilascio di nuove autorizzazioni per l’apertura di grandi superfici di vendita che passa da 24 a 48 mesi.

“In questo modo – ha precisato Febbo – abbiamo inteso dare un sostegno ai piccoli esercenti che tanto hanno risentito dell’alta presenza dei centri commerciali in Abruzzo. Da Silvi a Ortona, la nostra regione conta un numero elevato di grandi supermercati che con il loro proliferare hanno reso la vita difficile ai piccoli negozi. Noi riteniamo che queste attività, che si caratterizzano per numerosi fattori come la vicinanza e il rapporto personale e di fiducia che si instaura con il cliente, vadano difese e sostenute. E’ necessario che le istituzioni diano il loro contributo affinché le piccole realtà commerciali per la somministrazioni di alimenti e bevande non abbassino le saracinesche per sempre e soprattutto che tanti commercianti che hanno dedicato una vita alla loro attività si trovino all’improvviso senza un lavoro. Con questo tipo di provvedimenti inoltre vogliamo permettere ai cittadini abruzzesi di continuare a fare la spesa quotidiana nei negozi sotto casa che negli anni hanno acquisito una professionalità tale da garantire un’elevata qualità soprattutto per riguarda i prodotti locali”.
Il commento di Confesercenti. “Ancora una volta la Regione Abruzzo decide di intervenire sulle norme del commercio senza coinvolgere i commercianti e le loro confederazioni. Lo stop alla Grande distribuzione ci trova ovviamente favorevoli, è anzi una nostra precisa richiesta e sottoscriviamo pienamente la decisione: ma auspichiamo che nell’emendamento approvato, che non conosciamo, non ci siano altre sorprese”. Lo ha affermato la Confesercenti abruzzese dopo le dichiarazioni della Giunta regionale in merito allo stop ai nuovi centri commerciali. “L’Abruzzo è la regione con la più alta concentrazione di grande distribuzione” spiega l’associazione imprenditoriale, “e proprio questa pressante penalizzazione delle piccole e medie imprese imporrebbe che le regole sulle attività economiche venissero decise insieme con chi le vive sulla propria pelle”.

Acerbo e la paternità della moratoria all’apertura dei centri commerciali. “La faccia di bronzo dell’assessore Mauro Febbo ha dell’incredibile. L’assessore Febbo si è attribuito la paternità della moratoria all’apertura dei centri commerciali. Voglio credere che si sia trattato di uno strafalcione di un addetto stampa troppo zelante”. Ha precisato il consigliere regionale di Rifondazione, Maurizio Acerbo, ricordando che “ha presentato quasi 500 emendamenti e ha posto come condizione per l’abbandono di una posizione ostruzionistica l’approvazione di alcune proposte di Rifondazione tra cui la proroga di altri due anni della moratoria sui centri commerciali e l’istituzione del Garante dei detenuti. Dopo ore di confronto e trattative, non senza momenti di forte tensione, la maggioranza ha accettato la mia proposta che era stata sottoscritta anche da Verdi, IdV e Sel. L’assessore Febbo ha aggiunto la sua firma in aula dopo che l’accordo era stato raggiunto con il capogruppo del Pdl Venturoni per l’approvazione dell’emendamento. Ovviamente fa piacere che Febbo condivida la bontà della mia proposta a tutela del tessuto economico e sociale regionale, potrebbe però evitare l’appropriazione indebita e le cadute di stile che non fanno onore a un potente assessore regionale. Comunque l’adesione così convinta di un assessore PDL conferma che la nostra battaglia per lo stop alla grande distribuzione e una maggiore regolamentazione del settore a tutela del tessuto socio-economico regionale è sacrosanta”.