Stabilizzazione dei contratti nelle Asl: lettera aperta dell’Anaao Assomed Abruzzo

mediciSempre più spesso, in questi ultimi tempi, si parla di chiusura o accorpamento di reparti di degenza negli Ospedali abruzzesi durante il periodo estivo. Notizie che creano allarmismo nella popolazione, la quale teme una riduzione della copertura assistenziale, percepita come già ridimensionata dai provvedimenti assunti per il raggiungimento del pareggio di bilancio nei conti della Sanità regionale.

Chiusure o accorpamenti di reparti che sono ritenuti necessari al fine di concedere un periodo di ferie al personale medico ed infermieristico già carente negli attuali organici aziendali.

Partendo da questa premessa, il segretario regionale Anaao-Assomed Abruzzo, Filippo Gianfelice, ed il coordinatore intersindacale sanitaria abruzzese, Walter Palumbo, hanno inviato una lettera aperta al Commissario ad Acta alla Sanità Gianni Chiodi, al sub Commissario alla Sanità Giovanna Baraldi, al direttore Settore Sanità Maria Crocco, ed ai direttori Generali delle Asl abruzzesi.

Secondo l’associazione sindacale, infatti, le carenze di personale negli organici aziendali derivano dalla lenta e parziale attuazione nelle Aziende Sanitarie di quanto proposto nel Programma Operativo 2010 e 2011-2012, volto a stabilizzare i rapporti di lavoro a tempo determinato con rapporti di

lavoro a tempo indeterminato.

“Un passaggio strategico” spiegano “era anche quello di procedere, da parte dei direttori generali, alla presentazione di un piano aziendale nel quale avrebbero dovuto essere elencati i rapporti di lavoro a tempo determinato che si riteneva dovessero essere sostituiti con quelli a tempo indeterminato, al fine di assicurare i Livelli Essenziali di Assistenza.

Noi temiamo che, fatte salve alcune eccezioni, alcune carenze di organico nel personale delle Aziende siano causate dalla lentezza e farraginosità di applicazione di alcune procedure in ambito aziendale e dalla, diremo, inopportuna, dilazione dei tempi per la nomina regionale di tutti i commissari necessari”.

 

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