Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, replica così a quanti hanno definito la Regione Abruzzo l’industria meno efficiente, con costi da capogiro. “I numeri parlano chiaro” aggiunge. “Abbiamo ridotto indennità e vitalizio dei consiglieri regionali, eliminato 24 consigli di amministrazione di enti ed agenzie regionali, tagliato i compensi ai componenti dei consigli di amministrazione, chiuso le due sedi di rappresentanza in Romania ed in Brasile, portato i consorzi Fidi da 78 ad una decina e le Comunità montane da 19 ad 11, diminuito Asl ed Ato, riordinato ad accorpato le Ipab, liquidato società ed enti in deficit come Sir, Aret ed Abruzzo Engeenering”.
E la forbice dei tagli non ha risparmiato la macchina burocratica della Regione: diminuito il numero dei dirigenti (-24 quelli in servizio e -16 posti previsti in pianta organica) e dei dipendenti (-73 quelli in servizio e -166 quelli previsti in pianta organica).
Nella prossima manovra finanziaria, inoltre, è prevista la cessione da parte della Regione di quote di partecipazione in società e consorzi ritenuti “non strategici”, molti dei quali costituiti decenni fa e dalla dubbia produttività, se non quella della spesa.
“Quello della riduzione dei costi della politica” dice ancora Chiodi “è uno dei punti cardine del programma di questo governo regionale. Andremo avanti su questa strada, anche con scelte impopolari ma necessarie per il risanamento dei conti pubblici. I cittadini siano pur certi che tutto ciò che non ha utilità per la comunità sarà eliminato. E’ un impegno che stiamo portando avanti con determinazione e rigore”.