Pescara. E’ stato firmato, questa mattina, a Pescara, il protocollo d’intesa tra il CO.RE.COM e Confindustria Abruzzo, riguardante l’attività di conciliazione nel settore delle telecomunicazioni per le imprese regionali.
Il documento, che prevede, tra l’altro, l’istituzione del numero verde dedicato alle aziende 800.307640, è stato sottoscritto, oltre che dal Presidente del CO.RE.COM Abruzzo, Filippo Lucci, dal Presidente di Confindustria Abruzzo, Agostino Ballone, dal Presidente regionale di Confindustria Giovani, Gianmaria De Paolis, e dal Dirigente della Regione Abruzzo, Piergiorgio Tittarelli.
“Un protocollo d’intesa- ha spiegato il Presidente del CO.RE.COM, Filippo Lucci- per essere affianco alle imprese abruzzesi in un settore così importante e determinante come quello delle telecomunicazioni.
Da oggi il CO.RE.COM. Abruzzo mette a disposizione del personale dedicato al settore business, insieme ad un numero verde esclusivamente riservato alle imprese per dare un supporto concreto e tempestivo a tutte le problematiche inerenti il settore telefonia e dati”.
Lucci ha anche riassunto i dati importanti che hanno spinto alla stesura del protocollo odierno. “Solo nel 2015 abbiamo avuto oltre 1.500 imprese che si sono rivolte ai nostri uffici per dirimere questioni legate alla telefonia, riuscendo ad ottenere oltre 1 milione e mezzo di indennizzi e, soprattutto, la risoluzione dei disservizi in tempi rapidi. Mettere a disposizione del personale e un canale dedicato alle imprese – ha concluso Lucci – servirà ad abbattere ancora di più i tempi e offrire risposte certe”.
“Per essere competitiva sui mercati nazionali ed internazionali, l’industria 4.0 e l’Internet of things deve potersi affidare ad autostrade digitali affidabili e performanti”, ha aggiunto il Presidente regionale di Confindustria Giovani, Gianmaria De Paolis.
“Proprio per questo abbiamo promosso presso il CO.RE.COM Abruzzo l’attivazione del protocollo d’intesa, mettendo a disposizione un nuovo servizio per la risoluzione ancora più tempestiva ai disservizi legati alla connettività che, tra l’altro, possono avere ricadute negative sulla produttività e competitività delle aziende abruzzesi.”