Le testate online tirano un sospiro di sollievo. La Giunta regionale d’Abruzzo ha, infatti, approvato un provvedimento con cui viene revocato il bando relativo all’assegnazione delle chiavi di accesso per la consultazione delle Agenzie di stampa, pubblicato sul Bura n. 37 dell’8 giugno scorso.
Un atto dovuto, come ha spiegato lo stesso presidente Gianni Chiodi, che si è reso opportuno dopo le osservazioni presentate dal presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti Stefano Pallotta, nel corso di una riunione alla quale hanno partecipato i componenti della Giunta regionale, il segretario del Sindacato giornalisti abruzzesi e i rappresentanti commerciali delle Agenzie di stampa Ansa e Agi.
Sono state proprio queste ultime, a detta della Regione, a cambiare la propria posizione ed a rendersi disponibili, dopo una iniziale contrarietà, ad autorizzare la concessione di chiavi di accesso anche alle testate giornalistiche on line. La Giunta ha, dunque, autorizzato la Struttura stampa a definire un nuovo percorso amministrativo che preveda tra i possibili beneficiari anche le testate giornalistiche on line. In questo modo, nei prossimi giorni verrà istituita una commissione, della quale faranno parte anche l’Ordine dei giornalisti e il Sindacato giornalisti abruzzese, con il compito di definire i requisiti e i criteri necessari per stilare la graduatoria degli aventi diritto. In attesa della definizione della procedura, tutte le chiavi di acceso attualmente in uso rimangono attive.
Il commento dell’Associazione Nazionale della Stampa Online. “La notizia che la Giunta regionale abruzzese ha approvato un provvedimento di revoca del bando relativo all’assegnazione delle chiavi di accesso per la consultazione gratuita delle Agenzie di stampa, avrebbe potuto essere considerata una notizia positiva se le motivazioni presentate e i successivi proponimenti fossero stati diversi da quelli
annunciati ieri per risolvere la questione. La soluzione, secondo quanto dichiarato dal presidente Gianni Chiodi, sarebbe un nuovo percorso amministrativo per includere anche le testate online, con criteri determinati da una commissione. In questa commissione non sarebbe stata convocata, però, nessuna delle rappresentanze degli editori, soggetti potenziali di discriminazione economica. In questo organo consultivo dovrebbero partecipare ed essere interpellati tutti i soggetti coinvolti nel settore dell’informazione: sembra che solo la parte giornalistica e delle agenzie vi prenderà parte, insieme con l’amministrazione regionale. Se l’uguaglianza è un dato essenziale, anche per lo sviluppo di una libera concorrenza, allora gli aiuti dovrebbero essere diretti ad ogni testata abruzzese che ne faccia richiesta. Se la Regione vuole favorire la democrazia e il pluralismo informativo, ma non ha fondi a
sufficienza per dare un contributo a tutte le testate, il criterio da seguire dovrebbe essere quello di sostenere le realtà che presentano economie più fragili, evitando di avvantaggiare chi invece non necessita – o necessita meno – di aiuti. Come del resto suggerisce lo scopo del bando, ossia il favorire le realtà editoriali minori per le quali sarebbe altrimenti eccessivamente oneroso l’accesso ad un collegamento di rete per acquisire informazioni. Se le risorse sono esigue, ma la volontà del presidente Chiodi è quella di dare un contributo ad un sano sviluppo dell’informazione, come ultima istanza potrebbe investire questi soldi in un progetto diverso, sempre a favore del pluralismo informativo, che non sia discriminatorio per le realtà editoriali abruzzesi e che non danneggi quelle economicamente più deboli”.
La nostra protesta:
La Regione Abruzzo taglia l’informazione online? Cityrumors taglia la Regione Abruzzo