Per Maria Rita D’Orsogna, Docente al Dipartimento di Matematica della California State University a Northridge, “sussiste parallelamente una concessione del tutto simile, la d507, con cui la Petroceltic intende iniziare attività esplorativa con l’obiettivo finale di estrarre idrocarburi al largo delle costa di Pescara, Montesilvano e Francavilla. Colpisce molto la differenza fra l’attivismo delle amministrazioni del basso Abruzzo, Molise e Puglia rispetto al quasi totale silenzio di quelle del pescarese di fronte a questa nuova minaccia per la salute, per il turismo e per la pesca, e come sempre colpisce il silenzio assordante della Regione Abruzzo sul tema petrolio”.
D’Orsogna invita il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, il sindaco di Francavilla, Antonio Luciani, e il sindaco di Montesilvano Pasquale Cordoma ad “attivarsi al più presto con i procedimenti di ricorso al TAR, prendendo esempio dagli amministratori pugliesi e di Vasto che si sono adoperati contro la Petroceltic a prescindere dal colore politico”. Un appello anche al presidente della Regione affinché mostri più “coraggio, leadership e voglia di difendere la sua gente e il suo elettorato. Se la regione Puglia presenta ricorso al TAR per salvare le isole Tremiti dalla Petroceltic, perché non può farlo altrimenti la regione Abruzzo per salvare Vasto e Pescara?”