San Stefar, Neuromed esce di scena: asta vinta dal patron di Villa Pini

villa_piniVilla Pini batte Neuromed. E le cliniche San Stefar passano nelle mani del patron Nicola Petruzzi, che vince l’asta per una cifra di 8 milioni di euro, dopo un rilancio del 10 per cento sull’offerta presentata dal Laboratorio di biodiagnostica Montevergine di Avellino, collegato al gruppo Neuromed – Malzoli. Che, dunque, esce definitivamente di scena.

Il prossimo passo sarà ora la riunione con i vertici del Policlinico Abano Terme, lo stesso che ha rilevato Villa Pini dopo il fallimento. Il gruppo, che ha sede in provincia di Padova, dovrà assicurare un futuro al centro di riabilitazione che tra Campobasso e Termoli assiste, in convenzione con l’Azienda sanitaria, circa 1500 pazienti. I dipendenti, intanto chiedono garanzie per il futuro, visto che i loro stipendi sono fermi al mese di gennaio.

Per quanto riguarda la Casa di Cura Villa Pini, il protocollo d’intesa tra pubblico e privato non ha costi aggiuntivi per la Asl di Lanciano-Vasto-Chieti. E ad assicurarlo è lo stesso presidente Petruzzi. “L’accordo” spiega “prevede l’accoglienza dei pazienti nel reparto di riabilitazione di Villa Pini e delle altre strutture private, non comporta nessun esborso aggiuntivo rispetto a quanto già pattuito in sede di definizione dei tetti di spesa per l’anno 2011 con la Regione Abruzzo e rappresenta, invece, il primo capitolo di un sistema di concertazione delle strategie assistenziali sul territorio. L’utilizzo del privato preaccreditato nel rispetto dei tetti finanziari e dell’appropriatezza delle prestazioni rappresenta il miglior modo possibile di utilizzare le risorse pubbliche”.

Sulla questione, interviene anche il segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci, che si dice ottimista sul futuro dell’azienda. “La solidità del piano di acquisto” commenta “permette di condividere la soddisfazione espressa dai sindacati e di superare le perplessità suscitate da altri ingressi, ma il Pd non abbasserà la guardia neppure un minuto, perché vengano garantiti i posti di lavoro e i livelli di qualità dell’assistenza. Sul resto della galassia ex Villa Pini continuiamo invece ad essere preoccupati per il centro Maristella e per Ripa Teatina, si deve fare subito chiarezza perché siano garantiti al più presto i posti di lavoro e l’assistenza ai pazienti. Si fissi subito la nuova agenda perché non si può perdere neppure un giorno, né tanto meno il governo regionale può lavarsene le mani pensando indirettamente di tagliare la spesa in questo modo persino maldestro, visto che lo spostamento dei malati negli ospedali di altre province e di altre regioni comporta ulteriori aggravi dei costi”.

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