“Il problema centrale” ha detto Febbo “è quello della perimetrazione dell’area, visto che i Comuni rientranti nel Parco (Ortona, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto e Francavilla al Mare, che ha chiesto recentemente l’adesione), nonostante le ripetute sollecitazioni da parte della Regione, finora non si sono mai espressi con atti formali sulle zone da vincolare”.
A questo proposito, lo stesso Ministero dell’Ambiente ha chiesto lumi alla Regione convocando un incontro che si è tenuto lo scorso 5 maggio. “Un nuovo incontro” ha aggiunto l’assessore “è in programma il prossimo 9 luglio, ma fino a questo momento non ci sono stati riscontri da parte delle amministrazioni comunali. Il rischio è che, in mancanza di segnali, sarà il Governo stesso a decidere la perimetrazione”.
Intanto, è stata fissata per il prossimo 10 giugno la riunione del tavolo tecnico, istituito in sede di Consiglio regionale proprio per scongiurare l’ipotesi di commissariamento, coordinato dallo stesso assessore all’Agricoltura e comprendente i sindaci degli otto Comuni del litorale interessati e l’Amministrazione provinciale di Chieti. Un emendamento presentato in Senato e contenuto nel decreto “Milleproroghe” ha, infatti, fissato al 30 settembre prossimo il termine per l’istituzione dell’area protetta, pena la nomina di un commissario ad acta che dovrà occuparsi di concludere le procedure. Al convegno di venerdì, che inizierà alle ore 18, oltre all’assessore regionale all’Agricoltura, prenderanno parte, tra gli altri, il presidente della Provincia di Chieti, il sindaco di San Vito Chietino ed il direttore regionale del settore Parchi e Territorio.