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Sanità, lo ‘strano’ ruolo del Commissario: Chiodi a Roma per chiarire la sua posizione

Chiederò al governo qual è il mio ruolo perché da un lato ho un suo mandato per fare adempimenti verso il risanamento del deficit sanitario, dall’altro la giustizia amministrativa cambia le decisioni”. Così il presidente della Regione e Commissario ad acta per la Sanità Gianni Chiodi aveva commentato ieri la sentenza del Tar Abruzzo che ha annullato il provvedimento di riconversione dell’ospedale di Guardiagrele.

“Quella del Commissario” aggiunge oggi il Governatore “è una figura che si sta rivelando quanto mai complessa, sospesa tra la necessità di adottare provvedimenti atti a risanare il sistema sanitario ed i bilanci regionali e quella di tener conto dei dettami della recente giurisprudenza. Non sempre, anzi quasi mai, è possibile conciliare i due aspetti. Per questo ho chiesto al Governo un confronto anche con gli altri Commissari e subcommissari d’Italia, tutti alle prese con dubbi interpretativi che compromettono la normale e più equa gestione della Sanità in Regioni già evidentemente in difficoltà”.

Tutti i Commissari e subcommissari preposti all’attuazione dei Piani di rientro d’Italia si ritroveranno, dunque, a Roma nella sede del Ministero dell’Economia, il prossimo 24 maggio, per una attenta riflessione sul ruolo dell’organo commissariale e sui poteri che allo stesso attengono. La riunione congiunta del Tavolo adempimenti e del Comitato Lea è stata tempestivamente convocata da Francesco Massicci del Dipartimento Ragioneria del ministero, che ha recepito la richiesta formulata dal presidente della Regione Abruzzo.

“Con le riferite pronunce” aveva scritto Chiodi in una nota inviata anche ai ministri Giulio Tremonti, Ferruccio Fazio e Raffaele Fitto “viene fra l’altro evidenziato, in relazione al dettato costituzionale (art. 120) ed alla recente sentenza della Corte costituzionale 361/2010, l’impossibilità per l’organo commissariale di adottare atti in difformità a previsioni legislative regionali previggenti, ovvero di disporre la sospensione di disposizioni in esse contenute. Pertanto sembra pregiudicato il potere commissariale di adottare provvedimenti di riordino del complessivo sistema sanitario regionale”.