“Con questa variazione” ha detto l’assessore “si mette fine a mesi di preoccupazioni e perplessità avanzate da quanti avevano paventato il rischio di chiusura dei centri di ricerca. Si tratta, quindi, di un passaggio fondamentale per il futuro delle strutture della nostra regione che, grazie a questo provvedimento, potranno beneficiare di fondi indispensabili per proseguire il loro lavoro nel campo dell’agricoltura e dell’agroalimentare”.
E’ un’altra buona notizia per tutto il comparto che arriva dopo l’approvazione da parte del Ministero dell’Università di cinque progetti relativi proprio alla ricerca.
“Il provvedimento” ha aggiunto Febbo “ è la chiara dimostrazione di come questa amministrazione ritenga fondamentali la ricerca e l’innovazione per il rilancio di un settore, quello agroalimentare, così importante per l’economia abruzzese. La variazione di bilancio che ho proposto in Consiglio conferma la volontà di continuare ad investire su Cotir, Crivea e Crab. Si tratta, come ho più volte sottolineato, di uno dei nostri obiettivi e bisognerà continuare a lavorare per garantire il futuro di queste strutture. Pertanto, continueremo ad implementare le progettualità che investono il comparto agroalimentare e a sostenere la ricerca e l’innovazione: sono convinto – ha sottolineato – che siano le chiavi di volta per il rilancio della nostra economia e di tutto il settore agricolo”.
Le linee d’azione dell’Assessorato alle Politiche agricole puntano a massimizzare anche le opportunità offerte dalla Misura 1.2.4 del Programma di sviluppo rurale (sulla cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie) dai Consorzi e dai Poli d’innovazione.
“Tutto questo si inserisce all’interno di un progetto più ampio che stiamo portando avanti dal momento del nostro insediamento e che si basa su un nuovo modo di far lavorare e concepire i centri di ricerca. Adesso” ha detto Febbo “dobbiamo puntare alla riorganizzazione e al potenziamento di queste strutture che possono rappresentare una risorsa fondamentale per l’intera regione anche, e soprattutto, grazie alle grandi professionalità a disposizione”.
Nel corso della stessa seduta, il Consiglio regionale ha approvato, sempre all’unanimità, un’altra variazione che destina 800 mila euro per le spese di gestione delle aziende forestali regionali. Risorse necessarie” ha spiegato l’assessore “per acquisire le necessarie forniture per far fronte agli oneri relativi agli interventi di manutenzione delle strutture e dei mezzi d’opera. Inoltre, sarà possibile procedere sia all’assunzione della manodopera a tempo determinato necessaria, dato l’esiguo numero di addetti di ruolo, sia all’esecuzione delle operazioni di manutenzione delle strutture, sia all’esecuzione delle ordinarie operazioni colturali legate alla produzione dei materiali forestali”.