Roma. Un personaggio fantozziano e triste che diventa eroe perché riesce ogni giorno a trovare la forza per andare avanti con ottimismo.
Un personaggio creato anni fa per la trasmissione “Mai dire lunedì” e ora riadattato.
“Si ride e si piange, perché è la vita di un pover’uomo che ha una sfiga dopo l’altra e queste sfighe portano a una specie di empatia col personaggio”.
“Attraverso il suo filtro, con la sua tristezza estrema si racconta la società di oggi con leggerezza, perché il personaggio è triste, povero, sfigato ma in un certo senso commovente”.
Mariottide ogni giorno prova a nascondere la sua condizione di povertà a Fernandello (Herbert Ballerina), un ragazzo un po’ ritardato, trovato in un cassonetto, che crede di essere suo figlio. In ogni puntata i due affrontano in modo comico, tra mille equivoci, situazioni drammatiche.
“E’ un personaggio forte, invincibile perché non ha nulla da perdere”.
Intorno ai due ruotano tanti personaggi, da Nino Frassica e Barbara Tabita, alle molte guest star come Ale e Franz, Biggio e Francesco Mandelli, Federico Russo e Giuliano Sangiorgi.
Ma a chi si è ispirato Maccio Capatonda per Mariottide? “La voce è di mia nonna, la sua figura esteticamente con le giacche larghe sembrerebbe uno zingaro, è un po’ gipsy, la sua immagine e lo spirito sono di Fantozzi…questi vari input hanno formato questo personaggio che è fondamentalmente il re della tristezza”.