Vasto. Venerdì 7 ottobre la Filt-Cgil ha organizzato un convegno a Vasto dal significativo titolo: “Uscire dai tagli e entrare nel futuro del trasporto pubblico” per denunciare, in primo luogo, il taglio di circa 8 milioni nei trasferimenti dello Stato alla regione Abruzzo nel campo dei trasporti.
‘Questo taglio nei trasferimenti è stato determinato dal mancato raggiungimento di obiettivi nel campo dei costi/ricavi delle aziende impegnate nel TPL, ed ha obbligato i responsabili politici e amministrativi regionali anche ad aumentare il prezzo dei biglietti.
Da anni la Federconsumatori Abruzzo tenta di suggerire soluzioni a costo zero per migliorare l’efficienza e l’efficacia del trasporto regionale nel campo ferroviario. Senza aver trovato finora interlocutori interessati.
Queste soluzioni sono contenute nel “Libro Nero” del trasporto ferroviario regionale, “libro” che ha raggiunto già la 4^ edizione.
In questa circostanza la nostra associazione vuole evidenziare due dei tanti contributi contenuti nel “libro:
1) la demagogica politica di imporre sempre più fermate ai treni Pescara-Roma, con la conseguenza di rallentare moltissimo la marcia del treno; al punto che nel 1970 bastavano tre ore e tre minuti per collegare Pescara a Roma Termini, mentre oggi ne occorrono mediamente quattro. Il risultato di questa politica demagogica è stato che forse ogni tanto a Goriano Sicoli sale qualche viaggiatore sul treno Pescara-Roma, ma dalla conurbazione Pescara-Chieti-Montesilvano-Francavilla-Spoltore……. nessuno è più interessato ad utilizzare il treno per raggiungere Roma.
2) La seconda considerazione riguarda il collegamento Pescara-Foggia con treni regionali.
Non si capisce come sia possibile che la regione Abruzzo, in concorso con la regione Puglia, nella relazione Pescara-Foggia possa realizzare un servizio più costoso e meno efficace di quello che si realizza in situazioni analoghe in altre Regioni italiane; nel resto d’Italia infatti per relazioni tipo PE-AN; AN-BO; BO-MI ecc. ecc. si effettua un unico treno regionale, nel caso Pescara-Foggia i treni diventano due: il 1° Pescara-Termoli, il 2° Termoli-Foggia.
In questo modo le amministrazioni regionali perdono due piccioni con una fava: aumentano i costi e danneggiano la clientela.
E non si venga a dire che dipende da qualcun altro! In questo caso dipende tutto e solo da noi’, si legge in conclusione della nota di Filt-Cgil Abruzzo.