L’economia abruzzese, in un momento di forte crisi economica, si aggrappa all’agricoltura, l’unico settore che tiene in un momento così difficile e che fa registrare segnali positivi ed incoraggianti. E’ quanto emerge dai dati elaborati in questi giorni dagli uffici della Direzione Politiche agricole commentati con soddisfazione dall’assessore regionale all’Agricoltura Mauro Febbo.
“La tendenza al segno positivo per il primo settore” commenta “è confermata anche nella nostra regione, dove il dato più sorprendente riguarda soprattutto i giovani che decidono di avviare un’attività. Sono 667, infatti, le domande pervenute ai nostri uffici per beneficiare della Misura 112 del Programma di Sviluppo Rurale. Si tratta di un intervento specifico, destinato a persone con meno di 40 anni che si insediano per la prima volta a capo di un’azienda, che mira a favorire il ricambio generazionale nelle imprese, la crescita dell’imprenditorialità, delle capacità di innovazione tecnologica finalizzata anche ad una maggiore capacità di competizione. Questo dimostra come l’agricoltura abruzzese abbia grandi potenzialità, sia economiche sia occupazionali anche se non bisogna mai dimenticare le difficoltà che tutti devono affrontare in questo momento. E’ importante, quindi, sottolineare come molti giovani, anche in virtù delle insidie del mercato del lavoro, riscoprano il fascino e le opportunità del settore agricolo avendo la possibilità, proprio grazie ai finanziamenti attivati nell’ambito del Piano di sviluppo rurale, di creare un proprio percorso imprenditoriale o seguire le orme dei propri genitori. Il segno positivo purtroppo si registra solo nel primo settore mentre sugli altri si sentono in maniera pesante gli effetti negativi a di una crisi globale non ancora superata. Ma bisogna proprio ripartire dalle indicazioni concrete ed incoraggianti lanciate dall’agricoltura per affrontare il futuro con maggiore fiducia. Nei giorni scorsi anche i dati dell’Istat hanno confermato il trend positivo del comparto e colpisce in maniera particolare quanto rilevato nel quarto trimestre 2010. Rispetto allo stesso periodo del 2009 infatti è stato rilevato un incremento del 44% del numero degli occupati (da 19 mila a 28 mila unità) con una performance di primissimo livello rispetto alla media nazionale e considerando soprattutto i valori in negativo degli altri settori. Si tratta di segnali che confermano come l’agricoltura abruzzese viaggi in controtendenza rispetto all’andamento generale e ci inducono a pensare come la strada per la ripresa, anche se lontana ed irta di difficoltà, sia assolutamente alla nostra portata”.