Abruzzo, dal governo oltre 13milioni di euro per trasporto pubblico locale

claudio_ruffiniL’Aquila. La Conferenza delle Regioni ha deliberato il riparto del Fondo per il trasporto pubblico locale. Si tratta di ulteriori 475 milioni di euro che saranno destinati alle Regioni e che porteranno all’Abruzzo una dote di finanziamenti per oltre 13 milioni di euro.

Per il consigliere regionale del Partito Democratico, Claudio Ruffini, la notizia dell’accordo raggiunto tra il Governo e le Regioni sul trasferimento dei fondi per il trasporto pubblico locale deve spingere l’assessore Morra a bloccare i tagli ai servizi previsti dalla finanziaria regionale 2011.

Secondo Ruffini, infatti, Il taglio restante, pari a 5 milioni di euro, è di fatto già coperto dall’aumento del 10 per cento dei biglietti previsto dalla finanziaria regionale 2011. “Morra ha fatto bene a bloccare il programma dei tagli delle percorrenze presentato da Arpa, Gtm ed altre società di trasporto” spiega, “ma adesso deve congelare tali misure in attesa della riforma del TPL che si è impegnato a presentare entro il 30 aprile 2011”.

Ruffini ricorda di aver già chiesto all’assessore regionale di rispettare un ulteriore impegno, secondo cui gli oltre 13 milioni di euro non dovrebbero essere destinati ad altri settori del bilancio regionale, come ad esempio alla copertura di buchi di bilancio, ma andrebbero redistribuiti sul Tpl affinchè gli enti locali, gli anziani, i lavoratori e gli studenti non sopportino oltremodo il taglio delle percorrenze e dell’aumento dei biglietti.

“Se queste somme non verranno utilizzate per ristorare i tagli che fine faranno?” chiede Ruffini. Inoltre, secondo il PD ci sarebbe la possibilità che questi finanziamenti assegnati dal Governo non siano un provvedimento una-tantum (cioè solo per il 2011), ma che diventino strutturali e quindi a disposizione anche per gli anni futuri. Ruffini insiste dunque su un punto. “I provvedimenti previsti dalla finanziaria regionale 2011 avevano imposto misure che tenevano conto di una realtà che oggi è radicalmente mutata. Sarà in occasione della riforma del Tpl di aprile che dovranno essere prese le misure di efficientamento e solo allora si potranno tagliare anche i famosi rami secchi e le sovrapposizioni di percorrenza. Oggi queste misure terrebbero conto solo di un calcolo ragioneristico e non dell’esigenza delle utenze. Morra deve avere maggiore coraggio ed ascoltare sia le proteste delle aziende di trasporto sia quelle dei pendolari”.

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