“Dopo innumerevoli allarmi lanciati e numerose richieste d’incontro al Commissario Gianni Chiodi, è assolutamente indifferibile proclamare lo stato di agitazione del personale di tutte le Asl abruzzesi”. Le funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di indire una grande manifestazione regionale contro il governo regionale “non più in grado, al di la degli slogan, di dare delle risposte serie e perseguibili in termini di lavoro e dei diritti di salute dei cittadini abruzzesi”.
Lo annunciano in una nota i segretari delle sigle sindacali Carmine Ranieri (per la Cgil), Vincenzo Traniello (Cisl) e Fabio Frullo (Uil), i quali ritengono “oramai inaccettabile la mancata soluzione del problema dei precari nelle ASL della Regione Abruzzo. L’assenza, in termini di proposta risolutiva, del presidente Chiodi rischia di creare ulteriori danni alla sanità abruzzese già depotenziata da scelte inaccettabili che mettono a rischio non solo il futuro lavorativo di 1200 precari ma anche gli stessi diritti degli abruzzesi. I lavoratori precari rappresentano una realtà insostituibile all’interno delle aziende e permettono alle stesse di continuare ad erogare dei servizi sanitari importanti”.