Consorzio Agrario d’Abruzzo: più servizi per una migliore qualità

domenico_pasettiTeramo. La fusione dei consorzi agrari di Teramo e Pescara-Chieti-L’Aquila (che già rappresentavano un’entità unica) non ha sminuito nella maniera più assoluta la rappresentatività di nessuna delle realtà consortili originarie. Domenico Pasetti, presidente del Consorzio Agrario d’Abruzzo, risponde così alle numerose polemiche dei giorni scorsi relative alla fusione dei Consorzi provinciali.

Polemiche che, nel corso della conferenza stampa convocata questa mattina nella sala conferenze dell’hotel Sporting a Teramo, non sono mai state prese di petto, così come non è mai stato nominato il presidente della Cia Giorgio De Fabritiis. Ma è evidente che i numeri sono stati tutti per lui. Pasetti non ha voluto lasciare nulla al caso e, per descrivere la realtà attuale, ha voluto fare un salto indietro nel passato: agli anni della costituzione, al crack della Federconsorzi ed al successivo commissariamento di tutti i consorzi agrari.

“Ad oggi i commissari sono riusciti a chiudere il processo di liquidazione ed i soci hanno, dunque, ricostituito i Consigli di Amministrazione, riavviando di fatto l’attività dei Consorzi e scegliendo la fusione per una maggiore competitività sul mercato”. Nasce così il Consorzio Agrario d’Abruzzo, una scelta necessaria, secondo Pasetti, come testimoniato dai numeri. “Nel 2010 abbiamo registrato un fatturato di 17milioni e 500mila euro, niente in confronto ai 300milioni di euro del Consorzio Lombardo-Veneto. Che competitività potevano avere le singole realtà? Prima di fare delle polemiche bisogna rispondere con serietà a queste esigenze, ragionando in termini imprenditoriali”.

E sulla figura dell’ex commissario del Consorzio teramano Manola Di Pasquale aggiunge: “Ha svolto un lavoro egregio in termini di risanamento del bilancio. Il suo è stato un lavoro esemplare e di grande professionalità, per questo si è deciso di inserirla nel CdA. E’ importante che tutti comprendano che non serve a nulla il capitale immobiliare: serve fare attività imprenditoriale ed è quella che stiamo implementando e che ci consente di far crescere i numeri. E’ comunque smentisco nella maniera più assoluta le voci che parlano di Consorzi commissariati con bilanci fallimentari”.

Nel futuro del nuovo consorzio regionale, dunque, c’è un solo grande obiettivo: migliorare la qualità dei servizi. E per far questo Pasetti ha deciso di fare affidamento su tecnici agronomi e su partner di qualità, come la facoltà di Agraria dell’Università di Teramo.

“Non possiamo più ragionare in termini provinciali” conclude il presidente del Cada “non possiamo più permettercelo. Bisogna affrontare le sfide del mercato e cominciare a ragionare in termini imprenditoriali”.

 

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