Sulla riforma dei Consorzi, l’Assessore ha aggiunto che solo con “il superamento di una visione localistica le realtà come i poli di innovazione e le reti d’impresa potranno radicarsi in Abruzzo, con le aziende in veste di protagoniste, l’Ente regione che definisce programmi, progetti e obiettivi e coi i comuni e province che potranno gestire le aree industriali in maniera diretta. L’Ente pubblico economico, invece, erogherà quanti più servizi possibili al sistema industriale”.
Secondo Castiglione, la linea tracciata dal Governo regionale, ha trovato un’ulteriore conferma nel Convegno dell’Aquila, al quale hanno partecipato relatori provenienti da autorevoli realtà universitarie italiane. “Sempre di più” ha detto “emerge la necessità di abbracciare l’idea dell’economia della conoscenza, con evidente orientamento delle risorse comunitarie e nazionali verso i poli d’innovazione, le reti d’impresa, la ricerca. Ed, infatti, la definizione dei poli d’innovazione sta giungendo quasi al termine così alcuni bandi sulla ricerca e sui servizi. A breve uscirà un’importate misura sulle reti d’impresa, utilizzando un Apq con il Mise mentre con i Fas un’attenzione particolare sarà riservata anche all’automotiv. Questo, però, ci fa comprendere che occorre mettere il tessuto industriale ed economico della Regione nella condizione di poter assorbire e governare i nuovi processi di aggregazione e sviluppo industriale, cioè il superamento dei consorzi industriali. Un processo che va accelerato se vogliamo il bene della nostra regione e se vogliamo che la competitività in questa regione prenda davvero corpo”.