Pescara. Trentacinque milioni di euro, distribuiti a Province e Comuni, per lo sviluppo di politiche di risparmio energetico e produzione di fonti energetiche rinnovabile. Questo è quanto annunciato stamane in conferenza stampa dal Presidente della Regione, Gianni Chiodi, affiancato dai 4 presidenti provinciali. L’imponente iniziativa, seguitata all’adesione dell’Abruzzo al Patto dei Sindaci, prende parte alle politiche europee di riduzione del 20% di emissioni di Co2 entro il 2020.
Con la firma di Bruxelles del 4 maggio 2010, la Regione Abruzzo ha sottoscritto l’adesione con la Commisione Europea alla Covenant of Mayors, ovvero il Patto dei Sindaci: un’ambiziosa iniziativa sottoscritta da tutte quelle città europee che prendono l’impegno a ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera almeno del 20% nel 2020, come istruisce il pacchetto comunitario sul clima e sull’energia. I soggetti firmatari, inoltre, contribuiscono a raggiungere gli obiettivi preposti attraverso la redazione a l’attuazione dei Seap, i cosiddetti Piani di azione comunali. Un’adesione che ha coinvolto a catena le 4 Province e tutti i 305 Comuni abruzzesi. Si è reso così necessario, a ottobre scorso, che la Giunta regionale adottasse un Protocollo d’intesa con le Province per inquadrarle come enti intermediari con i Comuni per regolamentare la realizzazione dei Piani d’azione e delle attività di risparmio energetico e di sviluppo di energie rinnovabili. Nasce, così, una ‘cabina di regia, formata da Regione, Province e l’apparato regionale dell’Associazione nazionale Comuni italiani.
Ed è questa regia che ha deciso, il 29 dicembre, una rimodulazione dei fondi compresi nell’Asse 2-Energia del Programma operativo regionale/Fondo europeo di sviluppo regionale (Por/Fesr) per il periodo 2007-2013, stanziando 35.239.821 euro per la promozione di produzione di energie da fonti rinnovabili e di sistemi di risparmio energetico. Oltre 35milioni ripartiti in tre rami d’azione: 4milioni, destinati alle 4 Province in quanto enti attuatori, per la promozione di fonti rinnovabili; 28milioni per promuovere sistemi di risparmio energetico, 20milioni e 700mila euro da girare direttamente ai 305 Comuni e 7milioni e 300mila a disposizione delle Provincie; 3.239.821 destinati alle Provincie per l’animazione di iniziative promozionali e di sensibilizzazione di quello che il Presidente Chiodi ha definito: “Un necessario cambiamento di cultura all’interno della nostra comunità verso lo sviluppo di risparmio energetico e la produzione di fonti rinnovabili”. Per quest’ultima voce, verranno aggiunti 300mila euro di fondi regionali; lo stesso Chiodi si è mostrato particolarmente attento alla diffusione di un’educazione energetica: “Basterebbero pochi gesti quotidiani, che non costano nulla ad ognuno di noi, per ottenere un minor consumo energetico”, ha commentato, “fermo restando che non si può neanche pensare di rinunciare alle facilitazioni e al benessere che l’energia ci consente, ma il problema energetico inciderà nel tempo, occorre quindi agire con sistemi di risparmio e con fonti energetiche alternative”.
Per quanto spetta allo sviluppo dei Piani di azione comunali, è stata seguito un criterio dimensionale per lo stanziamento dei fondi utili allo sviluppo di sistemi di risparmio, riportati nella seguente tabella.
N° abitanti |
N° Comuni |
Importo per Comune |
Totale |
Meno di 4999 |
250 |
50.000 € |
12.500 € |
Da 5000 a 14999 |
38 |
100.000 € |
3.800.000 € |
Da 15000 a 49999 |
12 |
200.000 € |
2.400.000 € |
Oltre 50.000 |
5 |
400.000 € |
2.000.000 € |
|
|
Totale generale |
20.700.000 € |
Province |
4 |
|
7.300 € |
Saranno compresi come tipologie di intervento da ammettere a finanziamento, volte al miglioramento dei rendimenti energetici di produzione, distribuzione, regolazione e di emissione: efficientamento e sostituzione degli impianti, installazione di impianti fotovoltaici ( con garanzia di cofinanziamento almeno pari al 40% della produzione energetica), sostituzione di caldaie, installazione di termoregolatori sui caloriferi, sostituzione di vetri, infissi e corpi illuminanti, realizzazione di opere murarie di coibentazione, opere edili funzionali all’efficientamento energetico (per un importo non superiore al 25% dell’intervento finanziato). Per tutti questi interventi, saranno considerati obiettivi prioritari gli interventi sugli edifici scolastici comunali. Evidente l’attenzione economica dedicata ai Comuni maggiori, quelli in cui tali politiche riuscirebbero a sortire effetti numericamente rilevanti: “Bisogna agire ovunque, ma i grandi Comuni sono principalmente importanti”, commenta Chiodi. E per facilitare la mobilitazione di questi fondi, la Regione ha proposto l’adesione al programma Elena (European Local Energy Assistance), uno strumento istituito con la Commissione Europea e la Banca Europea degli investimenti per supportare le autorità regionali e locali nel favorire gli investimenti nel settore dell’efficienza energetica.
Nel ricordare che questo è il suo “ultimo atto da assessore all’Energia, prima delle decisioni di sabato”, quando si “riunirà con se stesso” per assegnare, insieme ad altre, la delega lasciata vacante dalla dimissionaria Stati, Chiodi non ha fatto mancare stoccate di natura politica sul tema ambientale: “A differenza di chi fa le cose senza dirle, noi facciamo parlare i risultati dopo aver compiuto i fatti: a differenza dei Comuni amministrati da lungo tempo dal centrosinistra, che si mostrano come paladini dell’ecologia, nei Comuni di centrodestra la raccolta differenziata ha raggiunto risultati eccellenti”, evidenzia, “A Teramo io ho trovato un livello di raccolta differenziata dell’8%, io con fondi comunali e aumentando la tassa sull’igiene ambientale l’ho lasciata al 40% e ora il sindaco Brucchi l’ha portata al 70%; a Ortona abbiamo risultati simili o maggiori. A Pescara, Chieti e L’Aquila, dopo anni di centrosinistra, i risultati o sono di gran lunga inferiori o non ci sono affatto”.
“Siamo stanchi di essere additati solo come il partito della cementificazione: i cittadini stiano attenti ai risultati e non solo alle parole propagandistiche”, ha concluso.
Daniele Galli
Il commento della Cna. “Apprezzabile la scelta del presidente Chiodi di investire su risparmio energetico e fonti rinnovabili, ma perché davvero i suoi propositi siano realizzati occorre che i tempi di decisione tengano il passo con i propositi”. Lo afferma il presidente regionale di Cna Installazione e impianti, Franco Muffo, secondo il quale “fermo restando l’apprezzamento per l’annuncio fatto dal presidente della Regione di destinare 35 milioni di fondi del Por-Fesr 2007-2011 a una gestione innovativa dell’energia, occorre adesso che il provvedimento si traduca in una effettiva boccata d’ossigeno per il nostro sistema produttivo, ed in particolare per le piccole imprese abruzzesi”. Le risorse messe a disposizione delle Province e destinate prevalentemente a interventi di carattere pubblico, sempre secondo Muffo, dovranno comunque essere utilizzate attraverso il meccanismo dei bandi pubblici, garantendo pari opportunità al sistema delle imprese e dunque privilegiando l’attività delle aziende abruzzesi. Inoltre, a detta di Cna Installazione e impianti, occorre che gli enti cui la Regione delega questa funzione traducano in tempi certi i buoni propositi del presidente Chiodi.