Pescara. E’ un bilancio 2010 “assolutamente positivo per il turismo abruzzese. Abbiamo recuperato integralmente il dato quantitativo assoluto delle presenze turistiche del 2008 e lo abbiamo fatto in maniera quasi insperata, alla luce di previsioni negative”. L’assessore allo Sviluppo turistico, Mauro Di Dalmazio, ha presentato oggi i dati ufficiali dei flussi del 2010, elaborati dall’Aptr, da cui emerge una crescita delle presenze italiane ed estere pari ad un + 10.62 per cento ed una crescita degli arrivi pari a + 12.62 per cento. Dunque, nel 2010, il totale delle presenze è stato pari a 6 milioni e 200 mila.
“Tutto questo – ha commentato ancora l’assessore – nonostante l’anno trascorso non sia stato favorevole per una serie di condizioni generali, che vanno dalla crisi internazionale, alle non positive condizioni meteorologiche, agli effetti del terremoto ad una condizione finanziaria, rispetto al passato, disastrosa”. Di Dalmazio si è soffermato con ulteriori proiezioni: “Si è passati da uno stanziamento regionale per la promozione turistica pari a 5 milioni di euro, nel 2006, ad uno stanziamento nel 2009 pari a 0 euro. Peraltro, l’Abruzzo è stata la regione italiana che ha avuto il minor appostamento di risorse”. Tendenza positiva per il 2010, dove in bilancio sono stanziati 500 mila euro, cui si aggiungeranno risorse provenienti dalla partecipazione dell’Abruzzo a progetti interregionali. “Con questo contesto economico e la valutazione del grado di efficacia delle attività in termini di ritorno, per quest’anno abbiamo deciso di non partecipare alla Bit. La scelta è stata ponderata – ha aggiunto Di Dalmazio – e, soprattutto, condivisa. L’investimento per la partecipazione avrebbe assorbito l’80 per cento delle nostre risorse, troppo per una iniziativa che, a conti fatti, con incontra il massimo del gradimento degli operatori”. Le attività di promozione, quindi, “seguiranno strade alternative, calibrate sull’Abruzzo”. Di Dalmazio ha anticipato due eventi di levatura nazionale ed internazionale. Uno da tenersi intorno al mese di marzo nelle aree interne che ospiteranno un dibattito nazionale sul turismo, l’altro da tenersi a maggio. “In questo caso sarà presentato l’Abruzzo in tutte le sue sfaccettature in uno scenario di grande levatura e di grande effetto mediatico. Poi seguiranno altre attività di promozione: è già partito un bando per il nuovo claim e le guide”.
“Se è vero – ha aggiunto l’assessore – che il turismo è stato sostenuto con risorse esigue e talora inesistenti è anche vero che i dati mostrano un sistema che tiene, confermando il grande appeal della nostra regione. Ma questo ragionamento conferma anche che, accanto alle risorse,la cui importanza è intuibile, conta anche affermare politiche convergenti e condivisi. Un dato immateriale che produce effetti positivi”. I dati diffusi alla stampa sono stati disaggregati per provincie con Chieti che si assesta in termini di presenze nazionali ed estere a + 10,85; Pescara a + 0,31; Teramo a + 14. 67 e l’Aquila che fa registrare – 2,96 per cento. Crescono pure le presenze nelle strutture extralberghiere, attestandosi a 2.561.071, a fronte di quelle alberghiere pari a 3.116.630, mentre la nazione da cui proviene la maggior presenza turistica resta la Germania, cui seguono Svizzera e Paesi Bassi. Per quanto riguarda il turismo italiano, la graduatoria è guidata dal Lazio, cui segue la Lombardia.
La Regione non partecipa alle Bit. Forti critiche alle scelte in materia di turismo, annunciate questa mattina dall’assessore Di Dalmazio. Il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Camillo D’Alessandro ha dichiarato: “Mi sembra che l’assessore Di Dalmazio più che voler risparmiare abbia intenzione di andare in giro per altre fiere e manifestazioni non meglio specificate anziché alla Borsa Internazionale del Turismo che si tiene a Milano ogni anno e che conta circa 5000 espositori da tutto il mondo. Questo a mio avviso è l’ultimo segno della decadenza imperante che sta cancellando l’Abruzzo da ogni scenario. L’Unica attrattiva che non si può delocalizzare è il turismo perché il “territorio Abruzzo” non può essere scoperto altrove. E’ assolutamente grave che si rinunci a giocare una partita come questa per la nostra Regione. Il risultato di queste scelte è che saremo sempre meno visitati, sempre meno conosciuti sempre meno attrattivi”. Gli fa eco il capogruppo dell’IdV, Carlo Costantini che ha commentato: “Sarei ingeneroso se dovessi esprimere un giudizio sui numeri relativi all’andamento del turismo in Abruzzo resi noti oggi dall’assessore Di Dalmazio e non serve neppure spiegarne le ragioni. Ma trovo davvero sorprendente, oltre che profondamente sbagliata, la scelta di non partecipare alla BIT Non è un problema di produttività spicciola o di rapporto tra costi della partecipazione e ricavi. E’ un problema di immagine, una immagine che l’Abruzzo mai come in questo momento aveva ed ha necessità di recuperare sul mercato nazionale ed europeo. Dovevamo dimostrare a tutto il mondo del turismo che siamo vivi, operativi, accoglienti e capaci di regalare esperienze uniche, come e più di prima del terremoto. Ed invece, scegliendo di non partecipare al più grande appuntamento del settore, diremo nei fatti a tutti che non siamo ancora pronti, che abbiamo bisogno di altro tempo per recuperare fino in fondo le nostre potenzialità, perché questo sarà il messaggio che passerà, grazie alla nostra assenza. Chiunque cercherà l’Abruzzo alla BIT e non lo troverà, penserà che l’Abruzzo è ancora alle prese con il post terremoto e figuriamoci se può pensare al turismo. Se è ancora in tempo, l’assessore Di Dalmazio ci ripensi e trovi una soluzione perché – conclude Costantini- anche se in forma ridotta e con costi contenutissimi, l’Abruzzo sia presente anche quest’anno alla BIT”.
Gli operatori condividono le scelte dell’assessore Di Dalmazio. “La scelta, annunciata stamani dall’assessore Mauro Di Dalmazio, di non partecipare all’edizione 2011 della Bit di Milano è stata condivisa con i rappresentanti delle imprese. La Bit resta la principale vetrina del turismo italiano, ma ora più che mai si rende necessario mantenere un punto di equilibrio fra costo e risultato della partecipazione alla Borsa. In assenza di questo punto di equilibrio e avendo a che fare con un bilancio regionale pari a zero, è giusto concentrare gli investimenti sui mercati. Lo affermano i presidenti delle associazioni delle imprese turistiche abruzzesi: Emilio Schirato (Federalberghi-Confcommercio), Daniele Zunica (Assoturismo-Confesercenti), Dario Colecchi (Federturismo-Confindustria) e Giuseppe Delli Compagni (Faita-Federcamping).
“I dati presentati oggi dicono con chiarezza che l’Abruzzo è la regione che può contare su minori risorse nella promozione turistica – dicono i quattro rappresentanti delle imprese – e quindi bisogna far sì che ogni euro investito possa portare risultati. Gli imprenditori hanno dimostrato anche in questi anni difficili una grande professionalità, assumendosi una parte dei costi e delle responsabilità della presenza sui mercati. Il rapporto con l’assessore è costante e finora positivo, e da parte nostra c’è la volontà di proseguire questo rapporto al fine di raggiungere la massima efficienza ed efficacia per ogni euro a disposizione”.