Tra le motivazioni che hanno portato alla protesta, una “situazione di incertezza sulle risorse finanziarie a disposizione per il 2016”, i “criteri discriminatori che il contratto di secondo livello (non firmato dalla sola UGL) prevede penalizzando solo il personale viaggiante gomma”, “mancate economie che si sarebbero potute ottenere riducendo il numero dei dirigenti e delle aree operative aziendali, al contrario, i dirigenti di nomina politica, con scadenza del mandato all’atto della fusione, sono stati riconfermati creando così nuove aree dirigenziali”, ”
umiliante trattamento contrattuale dei nuovi assunti sia in termini economici che normativi”, “disavanzo di circa 60 milioni di euro”, “tagli abbattuti sulla azienda di circa 20 milioni”, “650 mila km circa sub-concessioni alla Scav di Avezzano”, “ipotesi di ulteriore esternalizzazione di 1 milione e 300 mila km”.