Oggetto dell’incontro era siglare il documento per la riorganizzazione della rete di emergenza – urgenza regionale che è stato inviato al Ministero della Salute. Ma cosa contiene questo documento che produrrà i suoi effetti subito dopo le elezioni, perché hanno paura di dire la verità ai cittadini e inizierà in piena stagione estiva? In sostanza si procederà alla chiusura o al declassamento dei Pronto soccorso”.
E’ quanto dichiarano il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo e il Consigliere regionale di Forza Italia, Emilio Iamperi.
“Purtroppo non ci hanno voluto consegnare le carte e abbiamo già fatto richiesta di accesso agli atti tramite il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo perché è nostro preciso dovere informare gli abruzzesi su quello che sta accadendo.
Dagli elementi che siamo riusciti a reperire – aggiunge Sospiri – c’è la conferma di quanto avevamo espresso con le nostre denunce. Sappiamo che i Pronto soccorso che saranno chiusi e nei quali resterà solo una ambulanza per il primo intervento e portare i pazienti in altri ospedali sono: Popoli, Atessa, Guardiagrele e Ortona.
I pronto soccorso che si occuperanno della stabilizzazione del paziente che dovrà essere trasferito altrove ove ci fosse bisogno di Emodinamica o Neurochirurgia (in pratica si interverranno fino al codice giallo) sono Penne, Sulmona, Giulianova, Atri e Castel di Sangro.
In sostanza, con un disegno che definirei folle, si vuole accentrare la rete delle emergenze urgenze nei presidi dei 4 capoluoghi e Avezzano causando di fatto dei pesantissimi disagi alle aree interne. Basti pensare alla difficoltà che dovrebbe affrontare un paziente che da Penne dovrebbe per raggiungere Pescara.
Del resto – sottolinea Sospiri – il metro di misurazione adottato dal Ministero è rappresentato dai tempi di percorrenza calcolati con Google Maps. E’ evidente che è partito il processo di distruzione della rete emergenze urgenze portato avanti senza nessun criterio oggettivo ma spinto solo dall’accettare passivamente i dettami del Governo Renzi contenuti nel Decreto Lorenzin.
La nostra è una battaglia di verità perché dobbiamo far sapere ai cittadini cosa sta facendo questo governo regionale pronto a varare tali “vigliacchi” provvedimenti. Ora siamo in attesa di vedere se riusciranno a smentirci. In attesa di avere a disposizione i documenti, appena possibile, ovviamente porteremo la nostra battaglia in Consiglio regionale”.
Il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo ha dichiarato: “Dopo che nella passata legislatura erano stati chiesti enormi sacrifici agli abruzzesi, dopo essere riusciti a riportare i LEA a livelli più che accettabili, dopo aver raggiunto il pareggio di Bilancio e dopo aver rinunciato a 1.000 posti di lavoro precari tra medici e personale infermieristico, anziché pensare di migliorare l’offerta sanitaria confermando la realizzazione di 5 nuovi ospedali, Lanciano, Vasto, Avezzano, Sulmona e Giulianova, inserendoli così come hanno fatto Lazio e Puglia nel Masterplan, il duo D’Alfonso – Paolucci continua a portare avanti una “macelleria sociale” finalizzata a operazioni economico-finanzierie che hanno obiettivi ben diversi da quelli della tutela della salute degli abruzzesi”.