Questo il commento dei Consiglieri del Gruppo regionale del M5S che hanno così proseguito:
“Una vicenda che lascia letteralmente esterrefatti, a partire dalla stessa tempistica, visto che l’interrogazione di Monticelli è arrivata addirittura 15 mesi dopo i fatti contestati. E poi per i contenuti, giacchè si cerca di scovare, attraverso letture fuorvianti, sfumature di illegittimità in comportamenti del tutto leciti che rientrano, perfettamente, nei limiti di quanto consentito dal regolamento consiliare. Voler dare, invece ad un atto simbolico, che non ha arrecato alcun danno od intralcio ai lavori dell’assise consiliare, tutt’altro significato appare quanto mai pretestuoso ed intimidatorio.
A Monticelli – hanno proseguito i pentastellati – che ci sembra relegato a recitare uno dei tanti ruoli di pedone sulla scacchiera del Presidente D’Alfonso, suggeriamo, piuttosto che perdere tempo dietro a fatti del tutto irrilevanti, di preoccuparsi della fragilità della sua maggioranza che stenta, ogni giorno di più, a rimanere unita ed a garantire una solida azione di governo.
Non è un caso che le commissioni consiliari continuino ad essere rimandate per le costanti e numerose assenze dei Consiglieri del Pd. Di questo dovrebbe occuparsi e preoccuparsi Monticelli e non di impedire, attraverso intimidazioni più o meno velate, la legittima estrinsecazione dei diritti e doveri di un Consigliere regionale che possono, anzi devono, esercitarsi anche attraverso atti di protesta pacifica tutte le volte in cui, per il bene dei cittadini, sia necessario protestare.
A Monticelli, infine, vogliamo ricordare che l’immagine di un Consiglio regionale e di un governo regionale si basa su tutt’altri fattori, e, in primis, sul benessere che con la propria azione si è riusciti ad arrecare all’Abruzzo ed agli Abruzzesi. Dal canto nostro preferiremmo che si parlasse e si risolvessero i problemi della nostra Regione piuttosto che perdere tempo in questioni banali ed inutili. Se invece l’obiettivo di questa maggioranza fosse quello di impedire o limitare la nostra attività di Consiglieri e la battaglia che quotidianamente conduciamo per tutelare i cittadini, in quel caso potremmo essere noi a chiedere ulteriori approfondimenti”.