“Ancora una volta Chiodi” commenta infatti Paolucci, “nel chiuso della sua stanza e senza trasparenza, decide di umiliare gli operatori e i pazienti della sanità pubblica, con gravi squilibri riguardanti vasti territori della nostra regione. Dopo i proclami tranquillizzanti, Chiodi ora cala l’accetta sulla sanità pubblica tagliando 217 unità operative complesse e quindi riducendo del 40 per cento i servizi ai cittadini: gli allarmi che il Pd lancia da due mesi su questo nuovo taglio che umilia la sanità pubblica si rivelano corrispondenti a verità. “Di nuovo Chiodi pretende di calare dall’alto le sue decisioni su consiglieri regionali, medici, infermieri, sindaci, sindacati, pazienti, che vedranno aumentati disservizi e lunghe file d’attesa. La destra mostra un volto arrogante e senza precedenti in Abruzzo”.
Stando a quanto dichiarato dal segretario, nel trasformare l’Agenzia sanitaria regionale in un “carrozzone” che costa 2,2 milioni di euro l’anno, Chiodi avrebbe speso denaro utile alla ristrutturazione delle scuole o all’apertura degli asili nido. Tutto ciò, sottolinea il segretario del Pd, “mentre, per l’arroganza di questo immobile governo regionale, ai cittadini ed agli addetti ai lavori viene tolto anche il diritto di chiedere una visita dell’assessore in un presidio ospedaliero: con l’obbligo di domicilio a Teramo per cause giudiziarie, Venturoni non può restare un minuto di più sulla poltrona di assessore a spese degli abruzzesi”.