Un omaggio alla tradizione culinaria abruzzese che passa naturalmente attraverso i salumi, come il salsicciotto frentano, la mortadella di Campostosto, la ventricina del Vastese e gli arrosticini. Questi ultimi, legati alla cultura abruzzese della pastorizia e della transumanza, sono presenti al Lingotto nel padiglione dedicato ai cibi di strada.
“Si tratta di un prodotto fortemente legato al territorio abruzzese” ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Mauro Febbo “che ha trovato moltissimi estimatori qui a Torino. È un prodotto che corre un concreto rischio di mistificazioni. Per questo abbiamo iniziato un percorso di riconoscimento. L’arrosticino è una peculiarità regionale che deve essere tutelata”.
“Con le attività di oggi” ha aggiunto Raffaele Cavallo, presidente di Slow food Abruzzo “Regione Abruzzo e Slow food hanno inteso puntare i riflettori sulla zootecnia, un comparto importante della nostra economia regionale, caratterizzato da tanti piccoli allevatori spesso alle prese con numerosi problemi legati, da un lato ad una scarsa retribuzione economica e dall’altro alla difficile gestione imprenditoriale dell’azienda”.