Pescara. ‘E’ proprio difficile capire perché talvolta i rappresentanti politici dei cittadini siano così ostinati ad agire contro gli interessi dei cittadini che li hanno eletti. Consideriamo il servizio ferroviario tra Pescara e la Puglia.
Occorre sapere che nella sola Università di Teramo sono iscritti circa 300 studenti pugliesi. Tra le Università di Pescara e Chieti ce ne sono migliaia. Poi tra l’Abruzzo e la Puglia ci sono i pendolari per lavoro , i viaggiatori per ragioni commerciali, per motivi sanitari e altro ancora.
Ebbene nonostante questa diffusa, costante e storicamente documentata mobilità, tra le due regioni da qualche anno mancano i collegamenti con treni regionali’.
La denuncia arriva in una nota congiunta di Federconsumatori Abruzzo e Puglia.
‘I poveri cittadini costretti a viaggiare tra Foggia e Pescara sono perciò costretti :
o a pagare somme notevolmente superiori ( 29,50 euro, anziché 12.00);
oppure utilizzare due diversi regionali ( il 1° Pescara-Termoli e il 2° Termoli-Foggia, con notevoli aumenti dei tempi per il collegamento).
Bisogna anche aggiungere che tra Termoli e Foggia i collegamenti regionali sono quasi del tutto scomparsi , e diventa perciò quasi obbligatorio l’utilizzo dei molto più costosi IC e Frecce.
Ripristinando collegamenti regionali diretti tra Pescara e Foggia si avrebbero i seguenti vantaggi:
migliorerebbe l’offerta pubblica nel campo della mobilità sostenibile;
i pendolari tra la Puglia e l’Abruzzo pagherebbero meno per un viaggio più adeguato alle loro esigenze;
diminuirebbero i costi per l’offerta di trasporto ferroviario ( effettuare due treni regionali tra Pescara e Foggia, il 1° PE-Termoli e il 2° tra Termoli e FG costa più che effettuare un unico treno tra Pescara e Foggia).
E’ inutile che i politici partecipino alle tavole rotonde per salvare la Terra, se poi chiudono gli occhi di fronte alle piccole soluzioni già pronte nel giardino di casa’, si legge in conclusione.