Stando a quanto sottolineato nel corso della conferenza stampa dalla Sclocco, l’Abruzzo, al contrario di altre regioni d’Italia, sarebbe ancora sprovvista di un importante strumento di regolamentazione in materia. “Per questo, dopo averne più volte sollecitata la sua stesura alla Giunta Chiodi ne ho redatto una proposta” spiega la consigliera. “Ho utilizzato, come punto di partenza, la precedente proposta di legge, ben curata dall’ex assessore al ramo Antonella Bosco che aveva giustamente coinvolto tutti gli attori sociali interessati. Essa introduce importanti modifiche tra le quali l’obbligatorietà di definire le professionalità che opereranno nel settore, darà rilevanza sociale dell’attività svolta dal Terzo settore e ne promuoverà la partecipazione alla programmazione, delle politiche sociali a tutti i livelli territoriali, riconoscerà ed agevolerà il ruolo delle organizzazioni sociali attraverso l’istituzione del Forum sociale regionale del terzo settore, si doterà (come strumento generale e trasversale di programmazione delle politiche sociali) dell’Agenda sociale regionale (triennale) che contiene gli impegni prioritari e i programmi integrati con le altre politiche regionali, si promuoveranno con essa sia l’adozione dell’analisi preventiva di sostenibilità e di impatto sociale che un sistema regionale di sorveglianza, al fine di monitorare, valutare, vigilare e controllare l’attuazione delle politiche sociali e del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Verrà introdotta la Carta sociale del cittadino come diritto all’informazione e all’accesso ai servizi sociale. Obbligherà le Province a elaborare il Piano sociale provinciale; gestendo il Sistema provinciale di sorveglianza delle politiche sociali”.
La legge, inoltre, istituirebbe anche l’Ufficio del Garante regionale per i diritti dei minori e spingerebbe verso l’integrazione socio-sanitaria attraverso la coincidenza dei distretti sanitari e gli ambiti sociali. Inoltre, costituirebbe un fondo unico sociale regionale.
“Un grande lavoro di attenzione ai temi più delicati della vita di tutti” lo definisce la Sclocco, “una legge che accompagna l’individuo in tutto il suo ciclo vitale”.
“Con questa iniziativa” ha poi concluso, Camillo D’Alessandro capogruppo del Pd “il gruppo del Partito Democratico in Regione attiva a tutti gli effetti un governo parallelo. La stesura di questa Legge, che vede come prima firmataria la collega Sclocco, che per il gruppo si occupa di politiche sociali, doveva essere impegno della maggioranza che ad oggi dimostra di “non esserci” su temi importati per i cittadini di una regione troppo in affanno”.