Pescara. Una vera e propria rivoluzione digitale della pubblica amministrazione, che parte dall’istituzione dell’indirizzario regionale delle poste certificate di Enti, aziende, professionisti e liberi cittadini. Lo scopo è quello di ottenere un sostanziale risparmio economico e uno snellimento delle pratiche burocratiche.
Questo è il cuore della proposta di legge del M5S, presentata questa mattina in conferenza stampa dal primo firmatario Domenico Pettinari e dal Capogruppo M5S Pietro Smargiassi, che istituisce L’IR-Pec: un elenco pubblico degli indirizzi di posta elettronica realizzato dalla Regione Abruzzo in collaborazione con i Comuni del territorio ed è incardinato in una infrastruttura tecnologica e di sicurezza, conforme alle prescrizioni del CAD e del SPC, che rende disponibili gli indirizzi PEC tramite il portale della Regione Abruzzo in maniera libera e senza costi.
L’IR-PEC, così come proposto dal M5S, è composto da quattro sezioni, una dedicata agli indirizzi PEC delle Pubbliche Amministrazioni; una dedicata agli indirizzi PEC delle varie organizzazioni; una dedicata agli indirizzi PEC delle imprese; una dedicata agli indirizzi PEC dei professionisti e una dedicata agli indirizzi PEC dei cittadini.
“La novità più importante introdotta con questa proposta di legge” commenta Domenico Pettinari “è quella di estendere gli indirizzi di posta elettronica certificata a tutti i cittadini maggiorenni residenti nel territorio della Regione Abruzzo con l’obiettivo di orientare il cittadino a sostituire la tradizionale cassetta postale fisica con la casella postale elettronica, così da superare la comunicazione in forma cartacea, sostituendola con la più innovativa ed efficace comunicazione elettronica”.
Una rivoluzione digitale della pubblica amministrazione, tesa a superare definitivamente le problematiche connesse alla tradizionale comunicazione cartacea, per un risparmio considerevole in termini di costi connessi alla comunicazione sostenuti dagli enti pubblici. L’e-mail certificata è uno strumento veloce e a costo zero che i cittadini, le imprese e le istituzioni possono utilizzare con lo stesso valore legale di una raccomandata. Malgrado la sua utilità, questo strumento non viene ancora utilizzato in maniera diffusa nella nostra Regione.