A chieder conto dei dati emersi dall’analisi della documentazione in oggetto è il consigliere regionale del Partito Democratico, Franco Caramanico. “Due sono gli errori più eclatanti” spiega in proposito il consigliere. “La Asl di Teramo ha certificato per tre volte il debito di 4.777.333,60 euro relativo alla fattura n. 863 del 31 dicembre 2006, emessa dal fornitore Marifarma s.rl, mentre l’importo era pari a 477.333,10 euro. Altro caso da chiarire è quello che riguarda la Asl di Pescara, che ha certificato un debito di 5.600.000 euro al fornitore Villa Pini, mentre invece il citato debito, alla data del 31 dicembre 2006, si rivela inesistente”.
Ad evitare che le cifre errate venissero corrisposte sarebbe stata la verifica del Gruppo di Lavoro per la Certificazione dei debiti sanitari. Dalla relazione si evincerebbe, infatti, che le procedure di ricognizione e di certificazione, seppure informatizzate, necessitano di controlli da esperire normalmente.
“Il resoconto del Gruppo di lavoro” continua Caramanico “fa emergere lati che necessitano un chiarimento da parte degli organismi preposti, tanto più che lo stesso Gruppo di lavoro non ha riscontrato una collaborazione attiva da parte delle Asl, le quali non hanno supportato il procedimento di certificazione dei debiti in modo adeguato, assicurando un impegno discontinuo, spesso poco interessato, rivedendo continuamente i dati forniti. Chiediamo pertanto che il presidente Chiodi avvii un’indagine interna tesa a chiarire come siano potuti avvenire simili errori e per accertare eventuali responsabilità da parte dei dirigenti e dei funzionari degli uffici preposti”.