“Dopo l’impugnativa da parte del Governo” dice Ruffini “bisogna riaprire il confronto e la discussione in commissione e bisogna farlo prima che il disegno di legge n.198/10, che modifica il calendario venatorio, venga discusso in Consiglio regionale”.
Secondo il consigliere regionale, finora l’iter che si è seguito per l’approvazione del calendario venatorio regionale è stato anomalo ed irrituale perché lo stesso deve essere approvato entro il 15 giugno di ogni anno dalla giunta e non dal Consiglio regionale così come previsto dalla legge quadro sulla caccia n.10/2004. “Il Pd” aggiunge “ha dato il proprio contributo nonostante questa anomalia procedurale al solo fine di assicurare lo svolgimento delle attività venatorie 2010-2011 e recuperando il grande ritardo accumulato dalle inadempienze della giunta Chiodi. E’ evidente che non si possono stravolgere le regole e né si può procedere ad emanare calendari approssimativi e contradditori senza avere il Piano Faunistico regionale”.
La richiesta è quella di restituire la parola alla Commissione competente in materia, dove vanno analizzati anche gli emendamenti che la maggioranza ha già pre-annunciato. “Bisogna evitare che in Consiglio regionale le proposte di legge vengano stravolte da emendamenti presentati al novantesimo minuto, in barba al lavoro svolto dalle Commissioni e contravvenendo alle stesse regole sulla qualità normativa delle leggi volute dal presidente del Consiglio Regionale Nazario Pagano. In questo modo si estromettono le parti interessate, ovvero cacciatori ed ambientalisti, che non hanno la possibilità di partecipare e condividere le decisioni che li riguardano, ma si concedano marchette al proprio gruppo di amici”. Il consigliere del Pd ha inoltre sollecitato il presidente Prospero affinché in III Commissione sia presente anche la struttura tecnica della Caccia dell’assessorato regionale in quanto le decisioni in oggetto rivestono carattere gestionale e non programmatorio.