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D’Alessandro (IdV): “Chiodi immobile come una statua”

Il consigliere regionale dell’Italia dei Valori Cesare D’Alessandro non usa mezzi termini: in termini di azione politico-amministrativa, il presidente della Regione Gianni Chiosi “si mostra per quel che è: una vera e propria statua”.

“Chiodi”, aggiunge D’Alessandro, “ha imparato a memoria la lezioncina sulla riduzione del debito regionale, tanto da riproporla in ogni autoelogio, ma evita di dire, assai furbescamente, che non è farina del suo sacco, bensì dell’azione posta in essere dalla precedente Giunta. Dimentica, ancor più furbescamente, di aver firmato qualche tempo fa, esattamente il 28 maggio 2009, l’Atto aggiuntivo per le Infrastrutture Strategiche, nel quale si impegnava solennemente, assieme a Berlusconi, Matteoli, Pretigiacomo e Fitto, a iniziare una serie di lavori nel corso del 2010”.

E giù un elenco di incompiute. La costruzione del tratto stradale tra la stazione di Gamberale e quella di Civitaluparella, 160 milioni di euro: “lavori mai iniziati“. L’impegno a iniziare, entro aprile 2010, i lavori per il 4° lotto della Teramo-Mare, 64 milioni di euro: “Lavori mai iniziati”. Quarto lotto Amatrice-Montereale, 45 milioni di euro: “mai iniziati i lavori”. Svincolo per Floriano, Fondovalle Salinello, 25 milioni di euro, e Villa Marchetti, 28 milioni di euro: “Lavori mai iniziati”. Pedemontana Abruzzo-Marche, 180 milioni di euro: “dei lavori neppure l’ombra”; Statale 81 tratto Guardiagrele – Fara San Martino, 173 milioni previsti per il progetto complessivo: “neanche un euro è stato speso e lo stesso dicasi per la variante SS16, circonvallazione Vasto – San Salvo”.

E ancora, “non sono iniziati, né sono in procinto di esserlo, i lavori per la realizzazione della strada a  Lanciano – Val di Sangro, collegamento al casello autostradale. Nei prossimi giorni renderemo noti ancora una decina di grandi opere, indispensabili per l’Abruzzo, che Chiodi e Berlusconi avevano individuato tra quelle da cantierare entro il 2010. Non fatto, a voler parafrasare lo stesso Berlusconi! Su circa 30 progetti complessivi, non ne è partito neppure uno. Più che una debacle”, conclude D’Alessandro “è un vero e proprio tradimento della fiducia che una parte degli abruzzesi, incantata dalle promesse, hanno inopinatamente rimesso nella Sua persona”.