Saranno infatti presentati dall’opposizione nella seduta del Consiglio regionale due emendamenti alla variazione di bilancio, la prima delle quali proprio ispirata dalle parole della Sclocco. Il problema è emerso dalla denuncia degli Ambiti territoriali sociali sparsi nella regione: “Il Piano sociale sarebbe dovuto uscire a dicembre: siamo ad agosto e non si sa ancora niente. I Comuni non sanno, quindi, quali servizi saranno prorogati e come fare a dare continuità a quelli già vigenti, dato che le loro casse sono vuote e i fondi regionali e statali non arrivano”, ha dichiarato il consigliere Pd.
Delicata la situazione , spiegata da alcuni rappresentanti degli Ambiti di Città Sant’Angelo, Lanciano e Valle del Giovenco: operatori che tirano avanti senza stipendi da dicembre e perfino settembre scorso, costretti, quindi, a far venir meno servizi essenziali di assistenza a disabili, anziani, minori e persone in estrema povertà. La crisi c’è per tutti e alle cooperative manca, ora, anche il supporto di quelle banche che, se prima lo facevano, ora non anticipano più un euro.
“Il Piano sociale deve essere cambiato al più presto”, continua la Sclocco, “manca soprattutto una integrazione socio-sanitaria: ad esempio a Penne, da quando c’è l’ospizio con 40 posti letto, l’ospedale fa risparmiare al servizio sanitario la spesa per quaranta posti”. Una realtà poco rosea; per il Piano sociale sono previsti stanziamenti di fondi per 10 milioni di euro dalla Regione, e 18 milioni di euro dallo Stato. “Per il 2009 la quota regionale è arrivata solo a 2 milioni, e quella statale a 12, mentre per il 2010 il bilancio prevede 7 milioni dalla Regione e 4 milioni dallo Stato. Un 2009 da sanare e un 2010 tutto ancora da pagare”, spiega ancora Marinella Sclocco.
La soluzione proposta dalla Sclocco e dal Pd in emiciclo è il ricorso ai fondi Fas: “l’assessore Gatti aveva previsto una quota di questi per il Piano, ma i fondi sono stati impugnati. Sebbene è riuscita una manovra per destinarne ugualmente una parte per i lavoro necessari ai porti abruzzesi: mi auguro che domani ci sia la condivisione e il voto per destinare lo stesso trattamento per dei servizi ben più essenziali”.
Il secondo emendamento, sempre a carattere sociale, riporta in campo la questione del trasporto e dell’assistenza ai disabili, benché di competenza delle Provincie. Sclocco propone: “un aumento di 600mila euro per i trasferimento alle Provincie, rastrellandoli da contributi vari destinati originariamente ad iniziative culturali, sportive e serate cinematografiche”.
Daniele Galli