Lo hanno denunciato CAMS (Coordinamento Abruzzese Mobilità Sostenibile ) e WWF, precisando che “a leggere la carta dei servizi 2015 di Trenitalia l’obiettivo per l’anno appena passato era di avere il 75% dei treni sui quali fosse possibile trasportare le biciclette gratuitamente (?) rispetto al 98% del 2014, ma, attualmente, su nessun treno regionale è possibile trasportare biciclette gratuitamente (se non smontate o bici pieghevoli) nonostante la precedente consiliatura regionale avesse stanziato ben 30.000 euro per tale azione e lo stesso Consiglio avesse impegnato l’allora Giunta Chiodi (grazie ad un emendamento di Maurizio Acerbo, all’epoca consigliere regionale), a porre in atto tutti gli adempimenti per formalizzare l’accordo con Trenitalia. Si assiste, ad oggi, ad un peggioramento del servizio di trasporto delle biciclette sui treni, visto che i nuovi treni Jazz non sono predisposti per il trasporto biciclette a bordo, e le stazioni ferroviarie non sono attrezzate per accogliere, in maniera idonea, i cicloviaggiatori.
Secondo le due associazioni “basterebbe poco per attrezzare tutti i treni regionali per il trasporto delle biciclette e prevedere vagoni attrezzati per i treni a lunga percorrenza (una delle missioni di questa amministrazione regionale non è quella di sviluppare e incentivare il cicloturismo?); e basterebbe poco per attrezzare anche le Stazioni ferroviarie, dotandole, magari, oltre che di accorgimenti per facilitare l’imbarco e lo sbarco delle biciclette dai treni, anche di rampe e ascensori per permettere ai diversamente abili di fruire di un servizio pubblico (cosa che, tra l’altro, sarebbe prevista dalle norme vigenti). E’ di qualche mese fa la notizia dell’accordo tra FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) e Ferrovie Italiane, nell’ambito del progetto “500 Stazioni”, per rendere “bike friendly” due stazioni in Abruzzo. Sono state scelte Pescara Porta Nuova e Giulianova ma, ad oggi, seppure nella prima fervono lavori di ammodernamento, in entrambe non si vedono gli adeguamenti promessi”.
CAMS e WWF si chiedono “possono bastare due stazioni per favorire l’intermodalità bicicletta + treno e favorire gli spostamenti sostenibili e il turismo in bicicletta? Che Trenitalia e Ferrovie dello Stato non brillino per iniziativa è cosa risaputa, ma è la Regione, nell’ambito del nuovo Contratto di Servizio, che deve chiedere, e pretendere, che il trasporto ferroviario abruzzese sia accessibile ai ciclisti. E ormai, dopo anni di promesse, provvedimenti disconosciuti, incontri che non hanno portato a nulla, siamo propensi a credere che nemmeno alla Regione Abruzzo la cosa interessi molto. Speriamo di ricrederci a breve; la primavera è prossima e l’utilizzo della bicicletta riprenderà vigore, con l’arrivo di tanti turisti dal nord Italia e dall’Europa. Troveranno la ciclovia Martinsicuro-San Salvo ancora non completata e un trasporto ferroviario non all’altezza di un territorio amico dei ciclisti. Se questa vuole essere il biglietto da visita dell’Abruzzo si è raggiunti appieno lo scopo, in caso contrario c’è ancora tanto, forse troppo, da fare”.