Superare la crisi pesante causata dalla scarsa redditività delle uve e dei terreni, dalla contrazione delle superfici coltivabili, dalla mancanza di ricambio generazionale all’interno delle imprese, insieme all’aumento dei costi di produzione, alla difficoltà a collocare i prodotti sul mercato e ai cronici ritardi nella programmazione e nell’attuazione dei bandi di sostegno al settore.
In questo difficile panorama le cantine sociali aderenti a Fedagri-Confcooperative, che conta 10mila soci che operano attraverso 100 imprese cooperative con 300 milioni di euro di fatturato, lanciano un appello al mondo delle istituzioni per attivare misure di ripresa di un settore quasi ai limiti del collasso.
All’incontro, durante il quale saranno eletti il vice presidente e il consiglio di presidenza, parteciperanno il presidente di Fedagri Abruzzo, Sebastiano Porello, il presidente di Confcooperative Abruzzo Giampiero Ledda, il direttore Giuseppe D’Alessandro insieme ai membri del consiglio regionale e ai rappresentanti dei diversi comparti di Fedagri.
A causa della crisi economica, il settore vitivinicolo abruzzese ha subito un pesante calo dei fatturati, aggravato dalla lentezza e dal ritardo dei bandi regionali di sostegno, dall’invecchiamento della popolazione rurale e dagli attuali costi di produzione che non garantiscono redditività alle aziende vitivinicole.
Il settore soffre poi di un mancato processo di innovazione che si riflette nella difficoltà di competere sul mercato, collocando in maniera adeguata i propri prodotti. A questo proposito all’interno del consiglio regionale del settore interverrà anche Antonello Ciambriello di Fedagri-Confcooperative nazionale che presenterà il progetto “Qui da noi”, il marchio ideato dall’associazione per promuovere la rete di punti vendita diretti e di spacci delle cooperative agricole esistenti su tutto il territorio; un canale che coinvolge, ad oggi, oltre 2.500 punti vendita e 1.950 cooperative aderenti.
“E’ il momento di lanciare un forte segnale alle istituzioni, in particolar modo a quelle regionali, per tentare di invertire la tendenza negativa che oggi mette in grande difficoltà le nostre cantine sociali” spiega Ledda, “in un momento delicato per il futuro del settore auspichiamo che la Regione guardi con attenzione a tutta la cooperazione agricola abruzzese: è opportuno che vengano attuate le misure necessarie e che i fondi siano spesi bene e subito. Non a caso venerdì ci riuniremo proprio in una delle tante cantine sociali abruzzesi: dal nostro canto faremo il possibile per rappresentare al meglio i problemi del settore e sostenerne gli sforzi di ripresa”.
“C’è bisogno di un progetto per rivitalizzare il settore” aggiunge Porello “non possiamo continuare a far finta che vada tutto bene, la Regione deve rendersi conto che il sistema cooperativistico vitivinicolo va ripensato, c’è bisogno di politiche di crescita manageriale e di nuovi sistemi per affrontare il mercato o si rischia di scomparire”.