Pescara. ‘Tra me e la Giunta, al momento della delibera, c’era una sostanziale diversità di vedute sul tema della cessazione dell’oggetto del contendere, che invece ha generato la presentazione della memoria alla Corte di Cassazione sul sesto e residuale quesito’.
Così il Sottosegretario Regionale con delega all’ambiente Mario Mazzocca, durante la conferenza stampa di bilancio presidenziale 2015, chiarisce la sua posizione in merito alle ultime vicissitudini che hanno visto il Governatore D’Alfonso elidere inaspettatamente l’Abruzzo dal compatto e irriducibile fronte referendario No Triv Vs. Ombrina.
Con l’emendamento n.16.293 della Legge di Stabilità 2016 che reintroduce il limite delle 12 miglia marine per le attività di ricerca e produzione idrocarburi in tutta Italia e il conseguente blocco di Ombrina Mare, oltre che di tutti i progetti analoghi, “la materia del contendere è cessata” – spiega D’Alfonso – “Il 51 per cento del risultato va ai cittadini liberi dei comitati, alla mobilitazione popolare, e un 49 per cento pesante va ascritto al lavoro che abbiamo messo in campo”.
Una straordinaria vittoria che passa attraverso momenti chiave, come quello del Manifesto di Termoli, assunto poi dalla Conferenza delle Regioni, scritto a quattro mani dai delegati regionali all’ambiente di Abruzzo e Basilicata Mario Mazzocca e Aldo Berlinguer, e dell’ iniziativa referendaria attivata con “l’intento di stimolare il Governo a rivedere la norma e non già per aprire conflitti”.
Una volta createsi le condizioni, il 10 dicembre a Palazzo Chigi è poi arrivato l’accordo “satisfattivo, ossia che fa cessare la materia del contendere”. Per il Presidente, comunque, si tratta di un punto d’inizio: dal 20 gennaio si riprenderà l’iniziativa istituzionale per salvare le Isole Tremiti e per estendere ulteriormente il limite di perforazione.
Si guarda, quindi, ai prossimi obiettivi, mentre viene illustrata l’operosa e stakanovistica attività governativa 2015: 7600 ore di lavoro, 172 mila chilometri percorsi, tanti obiettivi conquistati che “danno credibilità all’azione di governo”. Pil al +0,3%, 9 mila unità di disoccupati in meno; 450 milioni per l’ambiente destinati a bonificare il sito di Bussi, sistema idrico e depuratori; 227 milioni per turismo e cultura; 208 per il più vasto intervento locale contro il dissesto idrogeologico, 200 per coprire con la banda larga l’Abruzzo; e inoltre, la sottoscrizione del Patto per la Connettività dell’Adriatico, le prospettive del Masterplan e la nuova programmazione europea: oltre 1 miliardo e 280 milioni per 66 interventi; 470 al piano sviluppo rurale, 142 per il Fondo Sociale Europeo, 240 al piano coesione sociale e 570 per l’edilizia sanitaria.