Ancora una volta l’Abruzzo si colloca tra le migliori spiagge italiane, perfettamente in linea con la media nazionale, riportando il 96% di costa balneabile rispetto al totale di costa campionata all’inizio della stagione balneare 2009. Le punte di diamante sono rappresentate dalle spiagge di Martinsicuro, Silvi, Città S.Angelo, Montesilvano, Fossacesia, Casalbordino e San Salvo.
E’ quanto emerge dal rapporto Balneazione 2009 redatto dall’ARTA, che illustra i risultati delle attività di controllo delle acque di balneazione della regione Abruzzo effettuata nel corso della stagione balneare 2009.
“Non bisogna allentare l’attenzione, però” ha commentato l’assessore regionale all’ambiente Daniela Stati “perché in alcune zone c’è ancora bisogno di sforzi mirati ed una buona operazione di risanamento. Va inoltre evidenziato che incomincia a dare i suoi buoni frutti la generale attenzione volta negli ultimi anni verso le principali attività impattanti dei nostri fiumi, mediante azioni di ampliamento ed adeguamento di alcuni impianti di depurazione ed una più incisiva attività di controllo programmata svolta dall’ARTA sugli stessi. E’ pur vero che le problematiche che si ripresentano ogni anno nelle nostre spiagge come le mucillagini, le maree colorate e le varie situazioni d’inquinamento o di degrado, non sono solo un problema della nostra regione Abruzzo, ma riguardano tutta la costa Adriatica. Certamente la spiegazione di tali fenomeni richiede analisi sempre più complesse e chiaramente appropriate strategie d’interventi da mettere in atto”.
La valutazione igienico-sanitaria rappresenta un presupposto fondamentale per una corretta gestione della fascia costiera e un criterio indispensabile per predisporre interventi mirati in grado di gestire, proteggere e valorizzare l’ambiente marino. L’attività di monitoraggio diventa, quindi, uno strumento indispensabile per controllare nel tempo e nello spazio i parametri e le informazioni utili alla definizione dello stato ambientale del mare, per stimare l’impatto delle attività umane e l’effetto degli interventi di riduzione dell’inquinamento.
“Lo stato di qualità delle acque marino-costiere” ha aggiunto l’assessore “è certamente un problema di grande importanza nella nostra Regione che, con i suoi 126 chilometri di costa, trova nel suo meraviglioso mare e nelle sue ampie spiagge, una notevole ricchezza ed allo stesso tempo una risorsa aggiuntiva, da sfruttare al meglio delle potenzialità. Infatti, oltre agli aspetti sanitari, la qualità delle acque genera forti ripercussioni sull’intera economia regionale, in considerazione dell’importanza dell’industria turistica e della pesca. Ogni estate, le nostre coste si affollano di turisti che apprezzano la bellezza delle spiagge e la qualità dei servizi offerti, e tutto a vantaggio non solo delle zone balneari, ma anche delle zone dell’entroterra che spesso completano i programmi turistici variandone le attività per chi ne sceglie la fruizione. E’ dunque inevitabile collocare questa nostra grande risorsa nell’ottica di attività mirate alla sua preservazione, conservazione e tutela, e agganciarla sempre più alle politiche ormai diffuse di uno sviluppo sostenibile”.