”Il provvedimento non è più rinviabile” scrivono i sindacati in una nota “perché non si può andare avanti con un’assistenza fatta con poche risorse destinate a piccoli interventi, slegati, temporanei, rivolti a migliaia e migliaia di cittadini abruzzesi in difficoltà, in gran parte inseriti in famiglie povere o addirittura soli. Servono risorse adeguate e la legge dovrà istituire un Fondo permanente, alimentato ogni anno dalle risorse nazionali e della nostra Regione. L’assessore si è impegnato ad esaminare la proposta, anche sulla base di modelli legislativi forniti dagli stessi sindacati”.
Nel corso della riunione, inoltre, Cisl e Federazione dei Pensionati hanno condiviso la proposta di Gatti sulla riduzione degli Enti d’Ambito sociale a 25, ridisegnandoli in coincidenza con i 25 Distretti Sanitari.
“Si tratta” spiegano “di una richiesta più volte avanzata dalle Organizzazioni sindacali che puntano a realizzare strumenti più efficaci di programmazione e gestione del territorio. L’obiettivo da raggiungere è quello di una definitiva integrazione tra piano sociale e piano sanitario, elemento indispensabile per pervenire ad un reale riordino della sanità in Abruzzo ed al potenziamento del sociale. In questa direzione è indispensabile predisporre per il 2011 un solo Piano socio sanitario, mentre per il 2010 la Cisl ha ribadito l’esigenza, in occasione del confronto sul nuovo piano sociale previsto nel prossimo mese di luglio, che venga incluso uno specifico capitolo sulla integrazione socio sanitaria a partire dal potenziamento dell’assistenza domiciliare”.