Ricostruzione L’Aquila, D’Alessandro (Pd) formula tre domande a Gianni Chiodi

gianni-chiodiL’Aquila. Dopo le recenti notizie che vogliono il coordinatore nazionale del Pdl, Dennis Verdini, iscritto nel registro degli indagati per il Progetto C.a.s.e., il Partito Democratico chiede di fare chiarezza.

Più in particolare, è il capogruppo Camillo D’Alessandro a porre tre domande al governatore d’Abruzzo, Gianni Chiodi, dopo quelle già formulate dallo stesso lo scorso 18febbraio, riguardanti il rapporto del presidente regionale con Verdini e l’imprenditore Fusi.

“Per quali motivi l’onorevole Verdini le ha passato al telefono l’imprenditore Fusi?” si chiese, tempo fa, D’Alessandro. “A seguito di quella telefonata sono seguite altre telefonate o incontri?Lei è stato messo a conoscenza e coinvolto, in qualche maniera, nella presunta regia nazionale nel favorire la costituzione del consorzio di imprese Federico II che avrebbe ottenuto appalti a L’Aquila?”.

D’Alessandro ricorda che a quelle domande Chiodi rispose tassativamente “che Fusi non lo conosceva, né lo aveva mai ricevuto o incontrato, insomma quella telefonata  fu di mera cortesia e che un caffè non si nega a nessuno. Da notizie di stampa, appare chiaro che l’onorevole Verdini si è occupato della vicenda. Sta di fatto che Verdini ha passato al telefono a Chiodi l’imprenditore Fusi, finito nelle inchieste e sta di fatto che poi quel Consorzio a L’Aquila gli appalti se li è aggiudicati.”

L’esponente del Pd dichiara di essere rimasto fermo a quelle risposte e di non credere che in seguito Chiodi abbia incontrato o sentito l’imprenditore Fusi. “Mi chiuderò in un bunker e mi rifiuterò di incontrare gli imprenditori” avrebbe, infatti, pronunciato il presidente, “altrimenti come niente finisco nel tritacarne”.

Alla luce dell’iscrizione nel registro degli indagati di Verdini, D’Alessandro vuole, però, formulare tre nuove pubbliche domande. “Presidente” chiede in proposito, “Lei affermò il 18 febbraio le testuali parole “nel momento in cui venissero accertate le illegalità non esiterei a muovermi…anche facendo costituire parte civile la regione Abruzzo”. Le chiedo, la Regione si costituirà parte civile eventualmente anche contro Verdini,  coordinatore del suo partito, qualora fossero riscontrate illegalità?  L’onorevole Verdini, successivamente alla telefonata intercettata, Le ha chiesto altri interessamenti per il Consorzio Federico II a L’Aquila o per altre imprese? In caso affermativo quali? Lei non ritiene, alla luce del coinvolgimento del coordinatore nazionale del suo partito, di lasciare l’incarico commissariale sulla ricostruzione favorendo la scelta di una figura terza non raggiungibile ed influenzabile dalla politica?”.

 

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