“Galan – ha aggiunto Febbo – si è anche impegnato ad individuare le risorse finanziarie alle quali attingere”. Di contro, sempre dall’incontro di ieri, è emersa “la impercorribilità di una ulteriore deroga al regolamento comunitario, in considerazione anche della dichiarazione fatta in data odierna dalla Commissaria europea delegata alla pesca, di assoluta indisponibilità a tale ipotesi”.
Su questo argomento, però, nella nota da noi firmata – ha spiegato Febbo – si fa riferimento ad una necessità di approfondire, dal punto di vista scientifico, insieme a CNR e ISPA, le conseguenze sull’ecosistema e la concreta utilità ambientale dell’applicazione del nuovo regolamento comunitario. A questo proposito gli istituti di Ricerca stanno approntando un elenco delle specie del Mediterraneo che pur diventando adulte non potrebbero essere pescate con le maglie più larghe previste dalle nuove norme Ue.