L’Aquila. Ridurre le indennità di consiglieri e assessori regionali, applicando il trattamento economico più basso tra le regioni italiane. E’ questa la proposta rilanciata dal gruppo consigliere del Pd, con l’obiettivo chiaro di ridurre i costi della politica.
“Nell’ultima Commissione Bilancio”, chiarisce il Capogruppo del Pd Camillo D’Alessandro, “non ci siamo astenuti sulla proposta dell’Idv, mai discussa, perché la maggioranza ha deciso di rinviarla. Ci siamo astenuti sulla proposta di rinvio in quanto abbiamo la nostra a cui non siamo disposti a rinunciare. Ultimi in Italia: questa è la nostra proposta, così che gli abruzzesi sapranno veramente che i loro politici regionali sono quelli meno pagati in Italia”. In poche parole, il Pd chiede un impegno preciso in questa direzione, aggirando quello che è il ragionamento tutto incentrato su tagli e percentuali di riduzione delle indennità. “Non ci siamo limitati”, aggiunge D’Alessandro, “a presentare la proposta facendola furbamente morire, ma in più occasioni la abbiamo trasformata in emendamenti alla varie Finanziarie, puntualmente bocciati dal centro-destra con la giustificazione che prima o poi arriverà la legge Pagano, ma che puntualmente non arriva e non la fanno arrivare. Tutti aspettavamo i vertici della Pdl, tra mare e montagn”,, ricorda l’esponente del Pd, “annunciati in pompa magna dove sarebbero finalmente state assunte decisioni importanti per l’Abruzzo, tra cui il taglio delle indennità, ma, come noto, il risultato è stato quello di comprare nuove auto”.