L’Aquila. “L’allarme/denuncia sia del vice presidente Lolli sia della Uil e Cgil (ben risentita) sulla paventata (purtroppo non troppo) possibilità di restituire i fondi europei della passata programmazione 2007/2013 passa anche da una cervellotica ristrutturazione che da oltre un anno blocca e imbriglia l’attività amministrativa.
Sopratutto nel settore agricoltura il rischio è il maggiore, come confermato dai dati (al 31.5.2015) pubblicati da “il Sole 24ore” che da quelli ufficiali di Agea (al 31.7.2015): infatti la decantata ma cervellotica ristrutturazione ha portato a trasferimenti di uffici e personale con relative chiusure senza criterio né logica”.
E’ quanto denuncia il Presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo che spiega come “una delle ultime “chicche” di D’Alfonso&Co. riguarda la soppressione del Servizio Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Pescara le cui funzioni saranno delegate al Sipa di Teramo.
E’ chiaro che la proposta avanzata potrebbe generare inefficienze a carico degli utenti e dei tecnici della Provincia di Pescara costretti a raggiungere la sede di Teramo per veder soddisfatte le proprie richieste; i funzionari, al fine di espletare i sopralluoghi necessari, con le macchine di servizio dovrebbero percorrere un numero di chilometri causando un aggravio di costi per la Regione Abruzzo se la proposta di riorganizzazione degli Uffici Agricoli preveda la soppressione del Sipa di Pescara.
Per questo io e il collega Sospiri abbiamo presentato un’interrogazione per chiedere al Presidente quali siano i criteri alla base di tale scelta; quali iniziative siano state avanzate per non creare inefficienze e disservizi a carico del mondo agricolo derivanti da una simile scelta di fronte alla quale, a quanto pare, un componente della Giunta regionale ha sollevato numerose perplessità”.
“Problemi legati alla riorganizzazione degli uffici dell’agricoltura – prosegue il Consigliere regionale di Forza Italia – riguardano anche le sedi di Avezzano, di fronte ai quali si sono registrate non solo le sacrosante proteste dell’opposizione, Forza Italia in particolare, ma di numerosi membri della maggioranza stessa (Presidente del Consiglio in primis). Ma non finisce qui, perché il Governo D’Alfonso starebbe preparando un ennesimo sconsiderato provvedimento che prevede il trasferimento ben 200 agronomi dalla Direzione agricoltura ad altre Direzioni.
Se fosse confermata questa decisione si determinerebbe un ulteriore blocco delle attività amministrative e in particolare delle istruttorie relative al Programma di Sviluppo Rurale: tutto a danno di agricoltori ed aziende. Ma non è il settore agroalimentare l’unico (purtroppo) con segno positivo e che dovrebbe essere per questo quello più tutelato ed attenzionato?
L’assessore alle Politiche agricole sa che le oltre 66.000 aziende agricole hanno quotidianamente contatti con gli uffici e hanno necessità di assistenza e supporto, per proseguire quella vincente trasformazione che da anni sta cambiando l’intero si scema rurale trascinando il Pil di questa regione?
Sarebbe un ennesimo schiaffo a un settore fondamentale per il nostro Abruzzo – conclude Febbo – che avrebbe bisogno davvero di una Regione efficiente e d efficace. Purtroppo il centrosinistra naviga in tutt’altra direzione e le nefaste conseguenze sono ormai sotto gli occhi di tutti”.