Nucleare Abruzzo: Acerbo e Saia: “La Regione sottovaluta il rischio”

maurizio_acerbo”Prendiamo atto che il Presidente Chiodi sostiene, con la massima convinzione, la scelta nucleare del Governo. E’ quanto è emerso dalla lacunosa risposta del Presidente della Giunta Regionale alla nostra interpellanza”. E’ quanto sostengono al termine del consiglio regionale (rinviato al 27 aprile) Antonio Saia (CI) e Maurizio Acerbo (PRC).

”Chiodi – hanno aggiunto i due consiglieri – ha evitato di motivare le ragioni per cui, al contrario di altre Regioni, l’Abruzzo non ha proceduto all’impugnazione, di fronte alla Corte Costituzionale, della legge 23/2009 che espropria le Regioni e gli Enti Locali della possibilità di esprimersi sulla localizzazione delle centrali. La violazione del Titolo V della Costituzione è un problema, evidentemente, secondario per il Presidente Chiodi. Mentre gli altri Governatori di centrodestra dichiarano che non vogliono centrali nei loro territori, Chiodi dice che in Abruzzo il problema non esiste. Il fatto che tra i siti ipotizzati per le centrali ci siano Termoli e San Benedetto del Tronto non preoccupa Chiodi”. Maurizio Acerbo, in particolare, è molto preoccupato del possibile impatto che potrebbero avere le due centrali, a confine con l’Abruzzo, sul turismo nella costa sei trabocchi e in quella teramana. Contro la centrale nucleare alla Sentina c’è stata una manifestazione sabato a San Benedetto, promossa da Massimo Rossi, ex presidente della Provincia di Ascoli, e Daniele Primavera, consigliere di Rifondazione al Comune di San Benedetto.

 

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