Fondi europei Fas: il Ministero stronca le richieste progettuali della Regione

camillo_d_alessandroPescara. Il Governo stronca, su tutta la linea, la programmazione dei fondi Fas attuata dalla Regione. A leggere le osservazioni del ministero dello Sviliuppo Economico, la bocciatura appare senza appello, tra le altre cose si legge: “ per tutti i settori si osserva in generale, ma mancanza di interventi di rilievo, e il Par (piano attuativo regionale) risulta piuttosto frammentato e dispersivo, sia territorialmente che sul piano settoriale”.

Tradotto, il Fas (fondi aree sottosviluppate) è stato utilizzato senza alcun senso, strategia e significato e il Governo amico dice no. La stilettata arriva dal gruppo regionale del Pd, che nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno preso parte sindacati e associazioni di categoria, che ha diffuso un documento, fino a questo momento secretato, nel quale sono riassunte le osservazioni del ministero sulla tematica. “ Dopo 14 mesi di governo regionale”, commenta Camillo D’Alessandro, capogruppo del Pd in consiglio regionale, “ e dopo un anno perso a modificare la precedente programmazione, oggi invece di discutere di bandi, siamo costretti ad occuparci di bocciature che poi si traducono in ulteriori perdite di tempo. Otto regioni hanno già ottenuto il via libera, quindi Chiodi oltre al danno della crisi economica aggiunge anche la beffa. Durante la crisi altre regioni diventano competitive grazie alla disponibilità di fondi, mentre noi restiamo ai margini. Vorrei ricordare che l’Abruzzo è la prima regione Italia per crisi occupazione e cassa integrazione”. Ovviamente, il possibile rallentamento per l’investimento dei fondi Fas potrebbe rappresentare un’occasione propizia per rivedere l’intera programmazione. “ Eliminiamo marchette e previsioni che nulla hanno a che fare con la programmazione dei Fas” prosegue D’Alessandro, “ spostiamo le risorse sui settori strategici e, soprattutto, definiamo con certezza le risorse disponibili. Il tutto, però, va fatto in fretta: ogni giorno che passa l’Abruzzo che c’era non c’è più e rischiamo di non curare l’ammalato ma di celebrare il funerale”. In effetti nel documento del Governo si legge: “ Copertura finanziaria: verificare la disponibilità delle risorse nazionali e regionali o dei privati, laddove previste, al fine di non pregiudicare la fattibilità di un’azione cardine”. I fondi Fas non finanziano tutto al 100% e la Regione deve indicare dove stanno le proprie risorse. “Siamo pronti a fare la nostra parte” chiude il capogruppo del Pd, “ non siamo gli uccelli del malaugurio, ci teniamo alla nostra Regione ben più di Chiodi: c’è bisogno di serietà e strategia, non certo di casualità”.

 

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