La disposizione è prevista nell’Avviso Comune sottoscritto lo scorso 3 agosto dal Ministero dell’Economia, dall’ABI (Associazione bancaria italiana) e dalle associazioni imprenditoriali al quale la Regione Abruzzo ha recentemente aderito.
A comunicarlo è stato, questa mattina a Pescara, il vice presidente ed assessore allo Sviluppo Economico Alfredo Castiglione.
Il provvedimento, attivato attraverso il rinvio, per un periodo di tempo limitato, del rimborso della quota capitale dei finanziamenti accordati dal sistema bancario e teso a favorire la stabilizzazione e la tenuta del sistema produttivo, determinerà la sospensione dei pagamenti delle piccole e medie imprese nei confronti dello stesso sistema bancario.
“Si tratta di una grossa boccata di ossigeno per il sistema delle piccole medie imprese” ha detto Castiglione “e rientra nell’ambito degli interventi straordinari specifici per fronteggiare la crisi economica in atto. In un primo tempo erano stati esclusi i finanziamenti e le operazioni creditizie e finanziarie con agevolazione pubblica, nella forma del contributo in conto interessi e/o in conto capitale. Tuttavia, a fine dicembre, è intervenuta una modifica che ha integrato l’elenco delle misure che le banche possono assumere a favore delle imprese in temporanea difficoltà. Per cui, l’ambito di applicazione dei benefici è ora esteso anche ai finanziamenti con contributo in conto interessi o in conto capitale”.
La Giunta regionale ha approvato con delibera l’elenco degli strumenti finanziari oggetto di applicazione della misura agevolativa. In particolare, si tratta di leggi statali regionalizzate come la 949/52 su “Provvedimenti per lo sviluppo dell’economia e l’incremento dell’occupazione”, la legge 240/81 su “Provvidenze a favore di consorzi e delle società consortili tra piccole e medie imprese nonchè delle società consortili miste”, delle leggi regionali in materia di artigianato e della legge 39/98 relativa ad un contributo straordinario per il consolidamento del patrimonio sociale a sostegno alle cooperative di garanzia dei commercianti e per i prestiti.
Nell’elenco delle leggi regionali rientranti nella misure agevolative c’è anche la legge 77 del 2000, relativa ad “Interventi di sostegno regionale alle imprese operanti nel settore turismo”.
“Un’integrazione doverosa e quanto mai necessaria” ha commentato l’assessore al Turismo Mauro Di Dalmazio “che va nella direzione di sostenere un segmento fondamentale della nostra economia. Si tratta di un’opportunità irrinunciabile sia per quegli operatori che hanno sostenuto investimenti importanti alla vigilia della nuova stagione balneare sia per quanti, avendo un’attività nelle aree interne, intendono prepararsi al meglio all’offerta estiva dopo la conclusione della stagione invernale. In un momento in cui le risorse regionali scarseggiano è importante l’individuazione di uno strumento vantaggioso per il comparto”.
Microcredito. Il vice presidente della Regione, Alfredo Castiglione, quest’oggi ha anche illustrato il programma regionale di microcredito messo a punto in accordo con l’ABI, l’associazione bancaria italiana. Il progetto in questione, che sarà gestito dalla Fira, si inserisce in una programmazione locale volta alla creazione di opportunità di inserimento lavorativo attraverso l’autoimpiego, con un impatto sociale amplificato in contesti di difficoltà. “Il fondo di garanzia collegato a questo programma – ha spiegato il vice presidente della Regione – ammonta a quasi un milione di euro ed è rivolto a lavoratori disoccupati, inoccupati, liberi professionisti, lavoratori autonomi o a microimprese attive che intendano avviare o consolidare microimprese in forma di ditte individuali o microattività anche di natura professionale”. Il requisito della residenza in Abruzzo è una delle condizioni imprescindibili. Inoltre, i beneficiari devono essere privi di proprietà immobiliari, fatta eccezione per la prima casa di abitazione e delle relative pertinenze. Il finanziamento non può essere superiore a 10 mila euro e dovrà avere una durata massima di 5 anni. Infine, il tasso annuo effettivo globale del singolo finanziamento non potrà essere superiore al tasso effettivo globale medio sui prestiti personali pubblicato dal Ministero delle Economia e delle Finanze.