Pescara. In Italia ”accade spesso che gli atti autorizzativi di opere fortemente contrastate arrivino in piena estate. Non ha fatto eccezione il decreto interministeriale di approvazione della piattaforma Ombrina Mare emanato alla vigilia di ferragosto. Sembra quasi che gli stessi estensori di tali atti si vergognino delle loro scelte. O probabilmente sperano di passare inosservati. Ma questo non è certamente possibile per Ombrina Mare che è sicuramente l’opera “meno amata” dagli abruzzesi degli ultimi anni”.
Lo scrivono dopo il Via del Governo a Ombrina WWF, Legambiente, FAI, Italia Nostra, Marevivo, Pro Natura, ARCI.
”Abbiamo cercato di opporci a questa sventura in tutti i modi, scontrandoci però contro la volontà del Governo nazionale di autorizzare a tutti i costi l’opera e l’insipienza o la complicità di alcuni politici locali che non hanno fatto nulla per fermare la deriva petrolifera che ci sta investendo, a iniziare dal non far nascere il Parco della Costa Teatina.
Il Presidente regionale D’Alfonso e tutta la Regione Abruzzo devono farsi portavoce della volontà degli abruzzesi e contrastare in tutti i modi e in tutte le sedi questo atto scellerato del Ministro dell’Ambiente e del Ministro dei Beni Culturali e Ambientali. Ci vuole però la volontà di combattere questa battaglia fino in fondo, anche mettendo in crisi il rapporto con il Governo nazionale. In questa situazione non si può non sottolineare la pessima figura dei parlamentari abruzzesi di maggioranza! Fino ad oggi si sono dimostrati del tutto inutili nella difesa degli interessi dei propri concittadini”.
Il governo Renzi ”assesta uno schiaffo fragoroso alla vocazione ambientale della regione Abruzzo, palesando il suo chiaro orientamento in materia con la firma del decreto di compatibilità per lo sviluppo della piattaforma petrolifera denominata Ombrina mare”.
È quanto dichiara in una nota la vice presidente del gruppo di Forza Italia al Senato Paola Pelino.
”È un primo passo a cui faranno seguito successive autorizzazioni, che apriranno la strada alle trivellazioni nel nostro mare. Un passaggio reso ancora più inquietante dalla ostinazione mostrata pure nel sostegno al progetto del metanodotto e della centrale di compressione.
Il blitz di ferragosto su Ombrina dà ancora una volta la dimostrazione che questo governo, e chi lo sostiene nella maggioranza in Parlamento, procedano in totale disprezzo delle preferenze e delle forti indicazioni che arrivano dal territorio anche attraverso imponenti mobilitazioni”.
Possiamo definirli scellerati i ministri dell’Ambiente e dei Beni