No trivelle, l’Abruzzo si mobilita: nuova manifestazione il 23 maggio a Lanciano

Abruzzo. Dopo il parere positivo della Commissione Ministeriale Via ai progetti Ombrina Mare, Elsa2 e Rospo Mare, domenica 29 marzo 2015, oltre cinquecento cittadini, insieme ad associazioni ed enti locali, si sono riuniti a San Vito Marina, nel Centro sociale Zona 22, per costruire una mobilitazione efficace, comune e condivisa, che sia in grado di fermare la petrolizzazione del nostro mare.

 

 

“Abbiamo deciso” si legge in una nota, “in tanti e tante, di dichiararci contrari all’estrazione di idrocarburi, ai progetti di trivellazione nel nostro mare, al decreto Sblocca Italia, e sostenitori di un modello di sviluppo sostenibile.

Nelle partecipate assemblee popolari del 29 marzo a San Vito e del 9 aprile a Lanciano sono state decise 8 iniziative da attuare insieme nei prossimi mesi.

 

 

 

 

1. Obiettivo comune, su cui tutti lavoreremo nelle prossime settimane, è la costruzione di una grande manifestazione No Ombrina che si terrà sabato 23 maggio a Lanciano.

2. Le amministrazioni comunali si impegnano a promuovere delle delibere in cui si dichiarano contro le trivellazioni. Inoltre si impegnano a modificare la cartellonistica stradale aggiungendo al nome del comune la dicitura “Questo comune si batte contro la petrolizzazione dell’Adriatico”. Tali delibere non riguarderanno solo Ombrina Mare, ma anche altre opere che mettono a rischio la tutela del territorio. L’Anci abruzzese si impegna ad inviare le delibere ai Ministeri, alla Commissione ambientale, alla Corte Costituzionale e ai parlamentari, coinvolgendo anche l’Anci delle altre regioni italiane, affinché si esprima una voce unica nazionale contraria alle trivellazioni.

3. Le cantine sociali possono impegnarsi ad inserire, sull’etichetta delle bottiglie, il logo “No Triv” (così come è stato fatto in Irpinia) affinché la battaglia possa varcare i confini regionali e nazionali attraverso uno dei prodotti della nostra terra, il vino.

4. I commercianti e tutta la cittadinanza esporranno le bandiere No Ombrina fuori dai balconi e gli adesivi sulle vetrine dei negozi, dei bar, dei ristoranti, degli uffici. Gli studenti si impegnano a fare altrettanto nelle scuole.

5. I cittadini, le associazioni e gli enti locali si impegnano ad organizzare iniziative di avvicinamento alla manifestazione del 23 maggio, attraverso proteste comunicative e creative.

6. Nel breve periodo verranno realizzate cartoline virtuali da far girare urgentemente nei social network e inviare ai Ministeri per richiedere di non firmare il decreto.

7. Per coinvolgere tutti i paesi del medio Adriatico interessati dai progetti di coltivazione ed estrazione di idrocarburi, utilizzeremo lo slogan “Adriatico: un mare contro il petrolio”, esponendo le bandiere sugli stabilimenti balneari della costa adriatica durante la stagione estiva.

8. Il movimento si coordinerà attraverso la mailinglist e la pagina facebook No Ombrina. L’autofinanziamento si realizzerà attraverso una cassa comune a cui tutte le organizzazioni devolveranno un contributo per acquistare bandiere, banner, volantini e per costruire insieme la campagna no ombrina.

Noi sappiamo da che parte stare: dalla parte della terra, del mare, del futuro. Siamo Cittadini. Non siamo indifferenti.

Chi vuole aderire può inviare un’email a: lanciano23maggio@gmail.com

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