Claudio Censoni, presidente dell’associazione nel corso della riunione odierna ha parlato della necessità di affrontare il delicato problema sotto il profilo giuridico e legislativo per contrastare le decisioni dello Stato e attacca duramente anche il Governo Regionale.
“Abbiamo la sensazione di assistere ad una farsa”, ha sottolineato Censoni, “in quanto da un lato sentiamo dire dal Presidente Berlusconi che l’Abruzzo non si tocca, che resterà la Regione Verde d’Europa, che non ci saranno le temute perforazioni. Ma poi dall’altra lo Stato impugna dinanzi alla Corte Costituzionale la legge contro la deriva petrolifera varata a dicembre dal Governo Regionale. Altro aspetto inquietante è che il legale nominato dalla Regione lo scorso 27 gennaio non si è presentato dinanzi alla Corte Costituzionale per contrastare l’impugnativa dello Stato. A che gioco stanno giocando sulla pelle degli abruzzesi? E poi la legge contro la deriva petrolifera è stata varata senza il supporto delle associazioni ambientaliste”.
Intanto, da uno studio approfondito portato avanti dagli ambientalisti è emerso che nei piani del Governo l’Abruzzo sarebbe la seconda Regione italiana, dopo la Basilicata, ad avere maggiore interesse petrolifero, nonostante il petrolio sia di scarsa qualità. A Pineto sabato si ritroveranno una quindicina di sigle di associazioni ambientaliste, amministratori di diversi Comuni costieri esperti giuristi che avranno il compito di elaborare il piano di intervento contro la petrolizzazione. Il Sindaco Monticelli ha assicurato il pieno sostegno in quella che sembra diventare una lunga battaglia per la difesa dell’ambiente e di un intero territorio regionale.