Acerbo (Rifondazione Comunista): ‘Giù le mani da Statuto Regionale’

Pescara. ‘Leggo che il PD intende modificare lo Statuto regionale per impedire alle opposizioni di esercitare le loro prerogative tra le quali c’è anche quella, sacrosanta, di fare ostruzionismo. Siamo di fronte a una iniziativa autoritaria che riecheggia i comportamenti di Renzi in parlamento‘. Lo dichiara Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista.

‘Statuto e Regolamento del Consiglio, cioè le regole del gioco, sono stati il frutto di un accordo di tutte le componenti del Consiglio. Consentono alla maggioranza di governare e alle minoranze di costringere chi governa a confrontarsi su questioni rilevanti. D’Alfonso ha tutti i poteri per governare visto che la legge elettorale dà a chi vince il premio di maggioranza.

I poteri di Presidente è Giunta sono forti e ampi e già oggi l’assemblea elettiva e’ esclusa dalle decisioni su gran parte delle materie. Ora D’Alfonso vuole uno strapotere assoluto che trasformi il Consiglio Regionale nell’aula in cui tenere i suoi monologhi incomprensibili’, sostiene Acerbo.

La storia della Regione Abruzzo dimostra che l’ostruzionismo ci ha salvato da tante che schifezze che le maggioranze di turno volevano rifilare agli abruzzesi. Tanti provvedimenti positivi sono stati approvati negli anni proprio perché l’opposizione è riuscita a costringere la maggioranza al confronto. Non c’è democrazia senza diritti per l’opposizione!’, continua l’esponente di Rifondazione Comunista che poi conclude:

‘È’ nota l’insofferenza di D’Alfonso per la democrazia. Mi stupisco che Camillo D’Alessandro che ha fatto ostruzionismo per anni abbia la faccia tosta di proporre certe cose’.

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