Regione: rivisto il regolamento, tornano le auto blu sotto casa di D’Alfonso

L’Aquila. Tornano le auto blu sotto casa per il Presidente della Regione ed i membri della sua Giunta.

Così sembrerebbe leggendo il decreto n°1 dell’11 aprile presente nel bollettino BURA n°13 del 15 aprile 2015, nel quale il presidente D’Alfonso ha rivisto il regolamento in merito alle auto blu di proprietà dell’ente. Come prevedibile, la notizia ha scatenato forti polemiche da parte dell’opposizione.

“Da quanto leggo, D’Alfonso ha decretato, a sua firma, il rientro nella disponibilità del Presidente della Regione e della sua Giunta, delle auto blu sotto casa, con una serie di misure che definirei scandalose”. E’ questo il commento di Jessica Verzulli, Coordinatrice regionale dei Giovani di Forza Italia Abruzzo.

“Non è passato neanche un anno da quando l’ex Governatore Gianni Chiodi firmò la delibera per eliminare il permanente “servizio domiciliare” delle autovetture regionali, nel piano di revisione della spesa pubblica, per non gravare sui servizi ai cittadini.

Un atto dovuto ed apprezzabile, che D’Alfonso non solo decide di revocare, ma che dispone con una serie di misure che addirittura ampliano il possibile utilizzo che se ne può fare.

Si legge nel documento, infatti, che l’autovettura può ospitare non solo l’autista e l’utilizzatore, ma anche “dipendenti regionali o accompagnatori”, lasciando un ampio margine di spazio utile a poter accompagnare chiunque, senza incorrere in ipotetiche indagini per peculato d’uso.

Ciò vorrà dire, in termini economici, maggiori spese sulle spalle dei contribuenti per gli stipendi degli autisti, che lavoreranno maggiormente, per il carburante, la manutenzione delle auto e i pedaggi autostradali.

A quanto pare D’Alfonso ha deciso che la spesa pubblica va ridotta chiudendo i punti nascita e altri servizi essenziali, mentre si salvaguardano, cancellando i progressi che si erano compiuti, i privilegi della sua Giunta, che guarda caso si dimentica di pubblicare come fa con quasi tutti gli atti che firma, sulla sua pagina facebook. Una svista?”

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